Riguardo a Sansone e i Monaci Pirati
Benvenuti nella Fratellanza!
Mi chiamo Nate, ma puoi chiamarmi Sansone. Questo è il nome in codice che mi hanno dato i miei amici, e per motivi che eventualmente capirai, ho dato simbolicamente lo stesso nome a ognuno di loro. Siamo la Samson Society”.
Sansone, quel rozzo, irsuto individualista, quel carismatico leader biblico e l’uomo preferito dalle donne con una natura da pirata, era un uomo vero. Ma tutto ciò non aveva potuto salvarlo dalle sue stesse tentazioni. La sua storia è qualcosa di cui Nate Larkin conosce tutto: gli errori, le deviazioni, e le scelte sbagliate che mettono molti uomini – uomini buoni – in ginocchio.
A causa della sua stessa storia – una storia di dipendenza e di perdita – Larkin sa che nel cuore di ogni uomo c’è un peccatore ed un santo, pirata e monaco. E ti presenta a un gruppo di uomini che non ha paura di dirlo, uomini che hanno scoperto che Dio ama esseri umani complessi e contraddittori proprio come loro – uomini veri che hanno ammesso onestamente la propria debolezza, aprendo così la porta all’essere autentici.
Un titolo senza dubbio fuori dal comune, ma con un contenuto molto stimolante: alcune vittorie e tante sconfitte sul fronte della vita personale di Nate. Sconfitte che hanno messo in bilico il suo matrimonio, la sua vita cristiana e il suo pastorato nella chiesa. Scorrevole e accattivante da leggere, scritto in modo auto-ironico e simpatico risulta quasi umoristico in molti passaggi. Una storia nella quale si può facilmente rivedere chiunque abbia avuto delle difficoltà con una delle tante forme di dipendenza. Basta cambiare il termine: alcol, lussuria, cocaina, gioco ecc. Una cosa che ho apprezzato è proprio come l’autore abbia compreso che il problema, il “mostro” da sconfiggere, non sono le sostanze o i comportamenti, ma la dipendenza in se stessa, che può intrappolare come una ragnatela tutti, anche chi vuole sinceramente vivere come un “bravo cristiano”.
– Dott. Gianfranco Giuni