Ho scoperto che ricevere il perdono e vivere nella benedizione di questo dono è una lotta più grande delle altre. Ho commesso dei peccati così grandi e ferito gli altri così profondamente che mi sembrava incomprensibile che Dio volesse purificarmi.
Uno di quei peccati era la mia rabbia verso di Lui. Mi terrorizzava il pensiero di aver commesso un peccato che avrebbe compromesso la mia salvezza e per mesi ho lottato con la paura di averla persa. Durante quel tempo, mi sembrava che tutte le scritture parlassero dell’ira e del giudizio di Dio, specialmente quei versi riportati nella lettera agli Ebrei che dicevano che chi si ribella, morirà. Erano gli unici ad occupare la mia mente. Ero arido, impaurito e scoraggiato.
Un giorno mentre parlavo con Dio, gli chiesi timorosamente: “Sono ancora tuo figlio?”. Con mia grande sorpresa e quasi incredulità, Egli mi rispose immediatamente (entro pochi minuti), attirandomi alle Scritture che confermavano che ero Suo figlio:
“Non sai che sei il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio dimora in te?”; poi “… Tu appartieni a Cristo, e Cristo appartiene a Dio”
1 Corinzi 6:16, 23
L’anno seguente, il Signore continuò a mettermi davanti queste folli “coincidenze”. Una volta avevo letto un versetto al mattino e poi, senza alcun mio suggerimento, un amico citò esattamente lo stesso versetto ore dopo oppure lo sentivo in un sermone. Dio mi ha riempito così tanto con la Sua Parola che ho smesso di dubitare di essere ancora Suo figlio. Ormai ero sicuro del Suo perdono.
Ho faticato tanto a ricevere la grazia di Dio a causa della mia vergogna. Avevo ferito profondamente tante persone, principalmente mia moglie ed i miei figli; il pensiero di quanto fossi orgoglioso ed egocentrico mi uccideva. La vergogna del mio peccato riempì il mio cuore fino al punto in cui la grazia di Dio non poteva più entrare.
Dietro a tali sentimenti negativi c’è sempre lo zampino del nemico che ama tenerci nella schiavitù della vergogna. Ci immobilizza per raggiungere i suoi scopi e ci tiene nascosti in un angolo. Molti uomini perdono anni a rivivere i propri fallimenti ed ossessionarsi per essi, vivendo in modo miserabile.
Ci sono tre chiavi per ricevere il perdono: cercare la verità in Dio, ricevere senza esitazione il dono della grazia e liberarsi dalla schiavitù della vergogna. Quando cerchiamo il Signore, Lui parla direttamente al nostro cuore dicendoci che siamo stati perdonati. Possiamo stare tranquilli sul fatto che tutti i nostri errori sono stati cancellati. Dobbiamo solo accogliere questa verità e lasciar andare via la vergogna pregando: “Signore, tu dici che mi hai perdonato e ti ringrazio per questo. Confesso di aver resistito al peso del mio peccato e alla vergogna. Mi rifiuto di portare ancora questi pesi, ma invece li affido alla Tua opera sulla croce, dove sono stati inchiodati. Per favore aiutami a vivere nella verità”.
Il nemico ti attaccherà con il tuo passato, dicendoti che non sei degno di ricevere la Sua grazia e cercherà di farti dubitare di essere stato perdonato. Quando ciò accadrà, sii fermo nella verità e proclama: “È vero che non sono degno di ricevere il perdono, ma nessuno lo è. La Tua grazia non si basa su di me o sulle mie azioni, ma sulla Tua misericordia. Grazie, Signore!”
Autore: Mike Genung (articolo tratto dal libro “100 Giorni di Cammino Verso la Grazia“)