“Avete udito che fu detto: “Non commettere adulterio”
ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla,
ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”.
Matteo 5:27-28
“Era solo un breve filmato porno. Non ho fatto sesso con una persona …”.
“Mi sono masturbato senza guardare alcuna immagine”.
“Era solo un piccolo desiderio”.
“Darò solo un occhiata, non andrò oltre”.
Giustificare il peccato sessuale significa giocare con Dio. Anche se affermiamo di voler essere liberi dalla lussuria, qualsiasi scusante è una prova schiacciante che dimostra che non ce ne vogliamo separare. Siamo inoltre molto orgogliosi; fa troppo male confessare che non siamo i cristiani che abbiamo finto di essere, quindi minimizziamo il nostro peccato.
Quando esaminiamo le norme di Dio per la purezza sessuale, le troviamo rigide e inflessibili. Non c’è scappatoia e non c’è nessun avvocato che ci difende. La fantasia sessuale? È un peccato. La pornografia? È un peccato. Il sesso fuori dal matrimonio? È un peccato anche questo. Non esistono clausole per addossare la colpa del nostro peccato ad un altro. Tua moglie non fa sesso con te? Hai avuto una brutta giornata al lavoro? Torni a casa e trovi i bambini che urlano? Nulla ci assolve del fatto che il 100% della responsabilità del peccato sessuale ricada su di noi. Siamo noi che scegliamo di vedere filmati pornografici, masturbarci o contattare una prostituta.
Il problema è che abbiamo creduto alle bugie dei nostri tempi. Viviamo in un mondo che incoraggia ad ottenere quello che vuoi quando vuoi, che spinge a pensare solo a sé stessi, che non sente il bisogno di padroneggiare gli impulsi carnali ma li esprime apertamente, dove il peccato è solo tale se decidi che lo è. Questa filosofia è una formula che porta solo disgrazie, come la distruzione delle famiglie sottoposte a stress, il divorzio, malattie sessualmente trasmissibili e persone schiave del peccato sessuale.
Bisogna prendere una decisione: vogliamo la lussuria o vogliamo liberarcene? Non possiamo avere entrambe. Se vogliamo seriamente rompere i legami della dipendenza sessuale, dobbiamo eliminare ogni giustificazione. Non possiamo attribuire le nostre colpe agli altri ma dobbiamo piuttosto assumerci la piena responsabilità delle nostre azioni:
– “Ho peccato masturbandomi con filmati pornografici”.
– “Ho commesso adulterio nella mia mente mentre fantasticavo riguardo altre donne”.
– “Ho commesso l’errore di guidare nella parte sbagliata della città e sono finito in un locale di spogliarelliste”.
Se non diciamo la verità, il nostro pentimento non sarà sincero e non sarà benedetto dal Signore. “Non vi ingannate, non ci si può beffare di Dio, perché quello che l’uomo ha seminato, quello pure mieterà” (Galati 6:7). Dio ci lascerà fare ciò che vogliamo finché non diventeremo seri, decidendo di cambiare direzione.
Se desideri la libertà dal peccato sessuale elimina oggi stesso ogni giustificazione. Non farai progressi fino a quando non prenderai questa decisione.
Autore: Mike Genung (tratto dal libro “100 giorni di Cammino verso la grazia”)