La sfida (2a parte)

La sfida (2a parte)

“Cercate prima il regno e la giustizia di Dio,
e tutte queste cose vi saranno aggiunte”
Matteo 6:33

Eccoti una volta arrivato al ritiro hai sistemato le tue cose e ti sei seduto da solo in una stanza silenziosa. Cosa fare ora? Senti arrivare il nervosismo e diventi irrequieto. Mille dubbi iniziano ad assalirti. Pensieri del tuo lavoro, della tua famiglia, delle responsabilità che hai per mandare avanti la casa invadono la tua mente.

      La prima battaglia da affrontare è quella di calmare la tua mente per poter ascoltare Dio. Ti suggerisco di iniziare a pregare chiedendo al Signore di mettere a tacere tutti i pensieri tranne il Suo, poi chiedigli di mostrarti ciò che Lui vuole che tu faccia.

      AspettaLo e mentre lo fai, cerca di liberare la tua testa. Scaccia tutti i pensieri che ti rendono triste e non aprire la tua mente ad altre preoccupazioni. Questo richiede tempo ed impegno. Ti consiglio di camminare ed ammirare la creazione di Dio. La natura mi ricorda che il Signore mi ha portato in questo posto per riposare ed ascoltare ciò che ha da dirmi. Inoltre mi aiuta a rilassare mentalmente e fisicamente.

      Mentre il tempo scorre, il Signore può farti venire un’idea, le parole di un versetto, il nome di un libro della Bibbia, qualcosa che hai letto o sentito di recente. Magari desidera che tu inizi a scrivere nel tuo diario, qualcosa come una preghiera rivolta a Lui; oppure ti spinge a pregare ad alta voce. Forse vuole che tu stia in silenzio e lo ascolti. Noterai che dal profondo del tuo cuore salirà un forte desiderio di lodarlo.

      Inizia con tutto ciò che il Signore ti mette davanti. Non preoccuparti se non capisci (Proverbi 3:5-6). Se non accade nulla, non forzare le cose, accontentati e aspettalo.

      Ricordo che una volta Dio mi mise davanti un certo versetto in vari momenti della giornata fino al giorno precedente al ritiro, poi me lo riportò alla mente mentre ero lì. Non lo capii da subito ma successivamente mi confermò che quel verso era il Suo messaggio per me.

      Un’altra volta, mi spinse a prendere in mano un libro dalla biblioteca del ritiro, contenente un avvertimento su una futura sofferenza ed una sfida da perseguire. Poche settimane dopo, iniziò una delle prove più difficili della mia vita, durata diversi anni.

      In ogni ritiro che faccio, i messaggi di Dio sono diversi. Mi stupisce sempre quando mi parla e mi mostra che devo servirlo attraverso la mia vita, specialmente quando non ne sono consapevole.

      Andare ad un ritiro da solo è un grande atto di fede attraverso il quale Dio ti mostrerà cosa ha in serbo per te. Personalmente mi ha insegnato che quando getto tutte le preoccupazioni alle spalle e mi concentro su di Lui, si avvicinerà a me, come ha promesso nella Sua Parola (Giacomo 4:8). Egli ricompenserà la nostra obbedienza e se Lo cerchiamo e Lo mettiamo al primo posto nella nostra vita, la nostra fede aumenterà, si approfondirà l’intimità con Lui, mentre altre benedizioni inaspettate ci sorprenderanno lungo la strada.

      Forse mi vorrai chiedere se devi digiunare mentre sei al ritiro. Non è obbligatorio. Dio mi ha parlato sempre, a prescindere se avessi digiunato o meno. Non penso che gli impedirai di parlarti se non digiuni, a meno che Lui non ti abbia chiamato a farlo e tu Lo abbia disobbedito. Se non hai ricevuto questa chiamata, non ti devi preoccupare. Quello che conta è cercarLo.

      Personalmente tento di passare una notte intera con il Signore ogni quattro o cinque mesi. Ciò mi aiuta a rigare dritto per la Sua via e mi incoraggia ad essere coerente. Mettere Dio al primo posto mi aiuterà a stare attento ed a non perdermi nella giungla della quotidianità.

Autore: Mike Genung (tratto dal libro “100 giorni di Cammino verso la grazia”)