C’è una storia in Genesi 16 su un’adolescente egiziana di nome Agar. Viene presentata come concubina perché Abramo e Sarai da più di dieci anni non riescono a superare il problema della sterilità. Agar, il cui nome significa “straniera” o “viandante”, alla fine concepisce un figlio per Abramo e Sarai. Ma Sarai, la moglie sterile, si rivolta contro di lei e inizia a maltrattarla. I commentatori di questa storia hanno osservato che tale trattamento ha un taglio particolarmente crudele, alcuni addirittura suggeriscono che sia grave quanto l’aggressione sessuale.
Nella scena successiva, Agar è in fuga, diretta verso il deserto, dove con tutta probabilità troverà la morte. È qui nel deserto, immagine del trauma e della fine dell’esistenza, che accade una cosa miracolosa. La presenza di Dio trova questa adolescente incinta e le pone le due migliori domande che si possano fare a chiunque di noi si trovi in difficoltà: “Da dove vieni?” e “Dove stai andando?” (versetto 8).
Voglio sottolineare che la voce del Signore non è mai piena di accuse o frustrazioni. La presenza di Dio ci invita a riflettere più a fondo sul modo in cui la nostra vita indesiderata è diventata così com’è oggi.
Autore: Jay Stringer (ha scritto il libro Indesiderati)