In questa parabola, qualcosa è andato terribilmente storto. Perché la percezione di questo servitore riguardo il suo padrone, che in questo caso ritrae Dio, è così distorta? Lui vedeva il Signore come un “uomo duro”, un pensiero il suo, completamente diverso da quello dei primi due servi (Matteo 25:14-23). È come se stesse dicendo: “Dio, è impossibile piacerti. Non sono all’altezza dei tuoi standard e, anche se lo fossi, avresti trovato sempre qualcosa per potermi condannare. Sei crudele e anche ladro, perché mi hai rubato l’unica piccola gioia che ho nella vita. Non voglio avere niente a che fare con te”. Il suo cuore era avvelenato dall’amarezza e dalle menzogne, ciò viene dimostrato dal fatto che nascose sotto terra 35 chili d’oro affidatogli dal suo padrone, invece di portarlo in banca.
Ci vuole molto più tempo e fatica per scavare un buco abbastanza largo e profondo da nascondere 35 chili d’oro, che depositarli in banca. In qualche modo, nel passato, quest’uomo si è fatto un’idea sbagliata di Dio. Forse suo padre terreno o altre persone che amava, lo trattavano male, o forse ha creduto alle bugie del diavolo. O entrambe le cose. Chi vuole essere al servizio di un “padrone crudele”? Il servo fannullone temeva Dio credendolo un tiranno come Stalin o Hitler, ciò che provava per Lui era risentimento e odio.
Il fatto è che ci sono talmente tante prove della gentilezza e dell’amore di Dio che annullano tutte le menzogne che circolano su di Lui. Basta guardare la creazione, dove il Signore pose Adamo ed Eva in un giardino che sembrava il paradiso. Notate come ha trattato i peccatori nel tempo e prestate attenzione al sacrificio di Gesù sulla croce. Se neghiamo queste prove che dimostrano che “Dio è amore” (1 Giovanni 4:8), corriamo il rischio di rifiutarlo come ha fatto il servo ingiusto.
La tragica conseguenza dell’odio di questo uomo verso Dio fu quella di essere “gettato nelle tenebre, un luogo di pianto e stridore di denti” (versetto 30), senza possibilità di appello. Non dobbiamo osare né permettere che la nostra percezione di chi sia Dio, sia colorata di qualcosa di diverso dalla verità rivelata nella Sua Parola.
Come vediamo, Dio influenzerà molto la battaglia contro il peccato sessuale. Se pensiamo che Dio è crudele, faremo fatica a credere che ci aiuterà.
“Se tu, o Signore, tenessi conto di tutte le iniquità, chi potrebbe stare davanti alla tua presenza? Ma c’è perdono in Te, affinché Tu sia temuto”(Salmi 103:3-4). Il Dio che adoriamo è santo, magnifico, onnipotente, sovrano, odia il peccato ma è clemente, gentile e paziente con il peccatore, perché non vuole che nessuno perisca (2 Pietro 3:9). Possiamo gioire nel timore del Signore, come fece Gesù (Isaia 11:3), perché Egli perdona tutti i nostri peccati. Abbiamo speranza in quanto possiamo avvicinarci all’Essere più potente dell’universo per trovare la grazia nel momento del bisogno (Ebrei 4:16). Tutto questo perché Dio è amore.
La paura ingiusta ci induce ad allontanarci da Dio, ci riempie di risentimento, spingendoci ancora di più nelle grinfie del peccato e nella disperazione. Se cadiamo nella profondità di questa fossa di menzogne c’è il serio pericolo che possiamo allontanarci completamente da Dio, ed è esattamente ciò che il nemico desidera.
L’unico modo per scoprire il giusto timore di Dio è immergersi nella Sua Parola e nella luce della Sua presenza. Una volta capito veramente chi è Dio, le bugie che il nemico ti ha sussurrato verranno respinte dallo scudo della tua fede.
Autore: Mike Genung (articolo tratto dal libro “100 Giorni di Cammino Verso la Grazia“)