Sono tre gli obiettivi che Dio ci indica di raggiungere e tutti riguardano il cuore. Le buone opere e la conoscenza teorica non fanno parte del quadro. Questo non significa che dovremmo lasciare la nostra mente alla porta, ma che la meta di cui parla ora la Parola di Dio, ha a che fare con il cuore e non cerca di riempire il nostro cervello di dati.
L’amore che sgorga da un cuore puro è un po’ difficile da comprendere per me. Sono troppo egocentrico e orgoglioso per amare le persone, come viene riportato in 1 Corinzi 13 (con un amore paziente, benevolo, senza invidia, umile, che non s’inasprisce, che non addebita il male, che non gode dell’ingiustizia). Un cuore puro? Non posso fare incantesimi per averne uno. So come sono fatto se rinuncio alla grazia di Dio.
Fortunatamente Dio ci concede la grazia di amare come si deve. Dio è la fonte di tutto l’amore puro, vero. Lui è Amore (1 Giovanni 4:8). La buona notizia è che quando abbiamo creduto in Lui, abbiamo ricevuto il sigillo dello Spirito Santo (Efesini 1:13). Il “Consolatore”, come Gesù chiamava lo Spirito Santo (Giovanni 15:26), ora abita dentro di noi e lavora costantemente per insegnarci ad amare, come Dio fa. Il processo non è facile e commetteremo degli errori lungo la strada, ma abbiamo un mentore mite e paziente.
Per alcuni, avere una “buona coscienza” può essere una battaglia continua.
Forse sei tormentato dalle cose che hai fatto in passato e ti preoccupi di cosa dicano gli altri, oppure se coloro che hai ferito ti abbiano perdonato o meno, non riuscendo a voltare pagina. Una coscienza tormentata conoscerà la vera pace solo andando alla croce, scegliendo di accettare il perdono, che diventerà tuo, una volta chiesto. Poiché Dio ha già completato l’opera nel fornire il perdono, puoi liberarti da ogni peso e camminare in completa libertà. Davide conobbe questa gioia quando gridò: “Beato l’uomo a cui la trasgressione è perdonata, e il cui peccato è coperto!” (Salmi 32:1).
Se la tua coscienza è turbata, possa oggi essere il giorno in cui vai da Gesù per ricevere ciò che Egli offre gratuitamente. Non serve fare i salti mortali, devi semplicemente confessare i tuoi peccati. Consenti a Dio di caricarsi i pesi che non devi più portare.
Una volta affrontato il passato, cerchiamo di mantenere una coscienza pulita, obbedendo a Dio. Non c’è niente di più misero che portare avanti qualcosa, sapendo che Dio non ne fa parte.
Dio costruisce la fede in molti modi: quando ci fa attraversare delle prove, quando gli obbediamo e Lui ci rivela il Suo piano e quando ci parla. Il solo fatto di contemplare le meraviglie della natura, può generare fede.
La vita cristiana è così piena di benedizioni che a volte si fa fatica a capirlo. Il Creatore dell’Universo sa che siamo un vero disastro; è venuto sulla terra ed è morto per noi, ci ha lasciato un Libro vivo e potente che usa per cambiarci e insegnarci, offre con generosità la Sua grazia e l’aiuto dello Spirito Santo, ci riempie di gioia e ci dà la capacità di amare, in un modo che è impossibile da concepire per l’essere umano. Lungo la strada, quando incontriamo insidie e sofferenze, Dio fornisce alle nostre prove uno scopo e un significato, usandoci per confortare gli altri (2 Corinzi 1:4).
Forse è questo che intendeva l’apostolo Paolo quando scrisse che siamo “benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo” (Efesini 1:3). È come se ci fosse stato dato un conto bancario spirituale con miliardi di dollari, e non ci rendessimo conto di quanto siamo ricchi.
Autore: Mike Genung (tratto dal libro “100 giorni di Cammino verso la grazia”)