Per sette lunghi anni (1991 – 1998) ho cercato inutilmente di liberarmi con le mie forze dalla schiavitù del peccato sessuale. Dopo anni di tentativi falliti, ho capito finalmente che era arrivato il momento di intraprendere dei veri passi verso la libertà. Era l’inizio del 1999. Ecco come ho agito.
Il mio peccato mi aveva procurato moltissimo dolore
Avevo solo 36 anni ed ero un uomo tormentato, pieno di vergogna, sfiduciato, stanco di combattere qualsiasi desiderio sessuale di breve durata che mi veniva offerto. All’inizio mi illusi, credendo che il peccato sessuale potesse in qualche modo riempire il vuoto della mia anima. Soltanto dopo anni di ripetute azioni peccaminose, mi resi conto di aver ferito mia moglie e di aver distrutto il rapporto con il Signore. Realizzai che la masturbazione era il mio più grande nemico.
Ho preso una decisione importante
Non avrei più fatto alcun compromesso con il peccato sessuale. Da sempre ho esitato a separarmi dai desideri carnali. Ora però ero determinato a non dargli più la mia attenzione. Non avrei più giocato con esso, né gli avrei permesso di accendere in me il fuoco dei desideri peccaminosi. Ciò comportava costanza e determinazione. Dovevo essere fermo e deciso nel momento in cui sarei stato attaccato nella mia mente da pensieri impuri. La prima cosa da fare era allontanarsi subito dalla minaccia e pregare immediatamente e se pregare non fosse stato abbastanza, avrei fatto una telefonata. E ancora, se la telefonata non mi avrebbe aiutato, avrei chiesto a qualcuno di incontrarmi. Ero talmente disperato, che avrei provato di tutto per vincere la battaglia.
Mi sono assunto la piena responsabilità delle mie azioni peccaminose
Non avrei più incolpato mia moglie per non essere stata la donna perfetta. Non avrei più dato la colpa al software di non essere stato capace di bloccare il porno o di non esserne stato in grado di tenermi lontano da certi siti web sessualmente espliciti. Non avrei colpevolizzato nemmeno gli alberghi dove alloggiavo, che offrivano dei film porno in camera. La mia dipendenza dal sesso riguardava solo me e dovevo assumerne la piena responsabilità. Io stesso ero la fonte della mia dipendenza, non lo erano i miei genitori, o Dio che mi aveva creato per “errore”, incline alla concupiscenza. La piena responsabilità di dire no al peccato sessuale era soltanto mia. L’era delle giustificazioni si era conclusa.
Mi sono arreso a Dio
Sebbene per anni avessi proclamato l’amore che nutrivo per Cristo, in un momento particolare della mia vita, addolorato dalla mia depravazione, mi domandai se il mio amore per Lui fosse vero. Ogni volta che cercavo di trovare con le mie forze, la vera libertà dalla concupiscenza, fallivo miseramente; questo continuò finché non mi arresi completamente a Dio. Avevo finalmente capito che lo standard di Dio per la purezza sessuale inizia dal cuore dell’uomo. Il mio orgoglio e i miei sforzi non mi avevano portato da nessuna parte. Ciò di cui avevo bisogno per essere liberato dalla mia dipendenza era di confidare nel Signore con tutto il mio cuore. Nella bibbia Gesù dice:
“Non commettere adulterio”; ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.”
Matteo 5: 27-28
Una volta abbandonato il peccato sessuale, la battaglia diventa più difficile
La determinazione ad abbandonare il peccato per raggiungere la purezza sessuale porta ad una battaglia più intensa e per niente facile. La nostra carne urla quando le viene negata la sua solita dose di concupiscenza, così si va incontro ad una crisi d’astinenza. Emergono emozioni negative come il dolore, la rabbia e si intensifica la pressione per tornare alle vecchie abitudini peccaminose. Sentiamo un vuoto terribile dentro di noi e non sappiamo come riempirlo. Riuscirà Dio a colmarlo? Può il Signore regalarci la gioia, la pace e la vitalità che il peccato sessuale ci offriva?
Inizia così la battaglia spirituale. Il nostro nemico, il diavolo vuole tenerci schiavi della concupiscenza. Non smetterà mai di sussurrarti le sue menzogne sul peccato sessuale. Eccone alcune: “Vedrai che questa volta ti darà grande soddisfazione; oppure, ormai ti sei spinto così lontano che potresti anche concludere; o ancora, hai visto una bella donna e l’hai desiderata – hai già peccato in cuor tuo!”.
Lui cercherà di screditare il valore che hai agli occhi di Dio dicendoti che non sei altro che un uomo vergognoso, inutile e sesso-dipendente. Addiritura proverà a convincerti che nessun altro cristiano sia capace di peccare quanto te. La nostra vittoria arriverà solo quando ci arrenderemo totalmente a Dio, accettando di essere grandi peccatori e di essere pronti ad abbandonare il peccato sessuale. Siamo coinvolti in una battaglia feroce e per vincerla servirà del tempo, servirano tanti sforzi, e soprattutto servirà l’aiuto di Dio e quello di altre persone.
Combattiamo un nemico astuto che conosce i nostri punti deboli. Lui sa bene quando colpire, indietreggiare o attaccare. Dobbiamo stare sempre in guardia, specialmente all’inizio del percorso di liberazione dalla dipendenza sessuale.
C’è tanta speranza per te. Col tempo vedrai e sperimenterai che dire di no alla concupiscenza diventerà più facile e le tentazioni comincerano a svanire. Mentre permetterai a Dio di avere sotto controllo tutti gli aspetti della tua vita sentirai scorrere su di te la Sua forza, la Sua grazia e la Sua potenza. PermettiGli di aiutarti. All’inizio questo ti può spaventare ma in seguito sarai contento nel vedere che quando porrai la tua fiducia in Lui non sarai mai deluso.
“E’ difficile resistere fino al sangue nella lotta contro il peccato”.E’ doloroso crocifiggere la carne, ma i risultati valgono la pena.