Sin dall’inizio dei tempi, Satana ha ingannato la razza umana, con tragiche conseguenze. Eva fu ingannata nel credere che l’albero della conoscenza del bene e del male l’avrebbe resa “come Dio”; la conseguenza fu che tutta l’umanità fu infettata dal peccato. Sansone credeva di poter vivere nell’immoralità, senza alcuna ripercussione, ma ciò gli costò la vita. Davide pensava di poter nascondere l’adulterio e l’omicidio, ma il Signore lo rivelò. I figli di Israele credevano che gli idoli fossero dei, e questo distrusse la loro nazione. I farisei pensavano di essere delle superstar spirituali del loro tempo, ma Gesù disse che sarebbero finiti all’inferno.
Coloro che cadono ripetutamente nel peccato sessuale raccontano di aver creduto in una serie di bugie, del tipo:
- La lussuria regala soddisfazione.
- Dio non mi basta.
- La lussuria è il massimo che posso sperare. Merito la vergogna della perversione sessuale, non il vero amore.
- Sono irrimediabilmente intrappolato nel peccato. Non c’è una via d’uscita e il Signore non può liberarmi.
- La lussuria risolverà i miei problemi.
- Posso peccare senza essere scoperto o subirne le conseguenze.
- Dio è crudele, distante e mi respinge. È simile alle persone che ho incontrato nella mia vita.
- Devo guadagnare l’amore di Dio essendo un buon cristiano.
- Il peccato sessuale non fa male a nessuno.
- Dio non è abbastanza grande per i miei problemi.
La conseguenza di aver creduto a questo mucchio di bugie è la schiavitù del peccato, l’egoismo, la disperazione, una fede vacillante e una vita spezzata. Un giorno ci sveglieremo e ci chiederemo: “Che cosa ci è successo? Quando è cominciata questa vita piena di macerie?”.
Spesso, tutto inizia con un colpo per noi mortale. Qualcuno a cui teniamo molto ci considera inutili, o ci rifiuta. Oppure commettiamo un peccato talmente spregevole, che pensiamo di essere completamente indegni di essere redenti, o perdonati. Mentre inghiottiamo queste bugie, il nostro cuore è lacerato da una ferita profonda e dolorosa.
In questo momento il nemico esulta e sussurra: “Poiché l’amore o il perdono non fanno per te (Dio non te li concederà), devi trovare un’altra fonte. Io ho proprio quello di cui hai bisogno, il piacere sessuale”. Sedotti, ci caschiamo di nuovo e abbocchiamo all’esca.
Intanto, il serpente della lussuria avvolge il nostro cuore. Col passare degli anni, cerchiamo ripetutamente di guarire attraverso il sesso e la nostra luce interiore si affievolisce.
Per nascondere il vuoto del nostro cuore ed evitare il dolore, freniamo le nostre emozioni e avvolgiamo attorno al nucleo altre bugie, diventando maniaci del lavoro (il successo, l’approvazione, il rispetto e l’attenzione degli altri possono regalarmi soddisfazione), orgogliosi (non ho bisogno di altre persone o del loro amore) e pieni di paure (se sapessero come sono veramente, mi respingerebbero).
Così intrappolato, un uomo può passare anni prigioniero del peccato e delle menzogne del nemico.
Grazie al Signore, c’è una risposta.
Autore: Mike Genung (articolo tratto dal libro “100 Giorni di Cammino Verso la Grazia“)