Quali sono i segni di una sana relazione sessuale? Non trovo fuori luogo chiedere alle coppie sposate cosa sia piacevole o eccitante, nella loro intimità fisica. Ma “fare l’amore” comporta un coinvolgimento fisico molto più profondo del rapporto sessuale e dell’orgasmo stesso. Anche la domanda su quali siano i segni di una sana esperienza sessuale, che corrisponda al piano di Dio, non è peregrina.
Dal mio punto di vista, una “sana” intimità protegge il piacere sessuale. Non lo minaccia. Mentre scrivo questo testo sono un po’ preoccupato: Lisa ed io abbiamo incontrato alcune mogli (occasionalmente anche i mariti), che sono state tentate di compromettere la loro fede e persino la loro salute mentale, perché si erano rese conto, solo dopo il matrimonio, che il loro coniuge aveva dei problemi sessuali. All’inizio, queste donne pensavano che la cosa migliore fosse “andare avanti”. Ma proseguire non aiuta. Prolunga solamente un’inevitabile crisi.
Nascondere un’inclinazione malsana non migliora le cose; rende piuttosto la via del ritorno più lunga e faticosa. Ambire ad un rapporto sessuale sano è giusto, buono, saggio e santo. I sei punti che vi elenco qui sotto non sono esaustivi, sicuramente ve ne sono molti altri. Vi presento un breve test (non scientifico) per valutare la “salute sessuale” della vostra coppia.
1. Il sesso cristiano è relazionale
Le esperienze sessuali prive di una relazione non sono sane. La pornografia, il voyeurismo, il sesso violento, l’esibizionismo, il sesso di gruppo, il sesso anonimo o l’oggettivazione del sesso coniugale, hanno una cosa in comune: non hanno una connessione relazionale. La maggior parte delle deviazioni sessuali implicano una separazione tra sesso e relazione emotiva. Secondo la Bibbia, l’intimità fisica crea un forte legame tra marito e moglie.
Dopo l’atto intimo, i coniugi sorridono, si aggrappano ad un ricordo piacevolmente condiviso e di conseguenza il loro legame si rafforza ancora di più. Il sesso malsano invece, tende ad isolare una persona che ha già tanti problemi. Una volta “svegliata” dall’esperienza sessuale, prova maggiore vergogna (rendendola incapace di un’autentica intimità) e desidera nascondere ciò che è accaduto, invece di ricordarlo come un atto d’amore condiviso, con una persona speciale. Il sesso sano fa sentire le persone importanti, desiderate, amate. Ti ricorda che non stai facendo sesso con un corpo, bensì che stai facendo l’amore con il corpo, con la mente e con lo spirito della la propria sposa, una persona speciale. Ti ricorda che devi pensare a dare piacere all’altro.
Diffida da qualsiasi forma di eccitazione o appagamento sessuale, che sia priva di un legame relazionale. Se l’atto sessuale non contribuisce a rendere forte il rapporto tra marito e moglie, non è salutare.
2. Il sesso cristiano tiene in piedi una relazione, piuttosto che rappresentarne la parte principale
Il sesso sano aiuta una relazione. Quello malsano crea un rapporto che dipende troppo dal sesso. Il sesso è opera delle mani di Dio, ma sembra promettere qualcosa che non può dare. La nostra cultura cerca di far credere che esso sia la via verso l’intimità, quando invece è la sana sessualità che fa nascere una vera connessione intima. Per natura, il sesso all’inizio è intenso per un periodo di tempo, poi diviene meno frequente e alla fine la chimica sessuale rallenta. Il desiderio sessuale non può tenere in piedi un matrimonio per tutta la vita. Ma un’unione sacra e intima può regalare una vita sessuale incredibile, che dura per tutta la vita.
Se il sesso diventa l’unica relazione che ti lega all’altro, è come cercare di sorreggere un hotel di cinquanta piani, su una base fatta di stuzzicadenti. Una sana relazione sessuale si fonda su diversi livelli: quello emotivo, spirituale, intellettuale e relazionale, all’interno di un matrimonio sano. Lo presenta abilmente anche il Dottor Harry Schaumberg:
“Per essere spiritualmente maturi, bisogna essere sessualmente maturi; per essere sessualmente maturi, bisogna essere spiritualmente maturi. E aggiungerei che per essere spiritualmente e sessualmente maturi, bisogna esserlo da un punto di vista relazionale. In altre parole, un matrimonio maturo è uno sgabello che si regge su tre gambe: maturità spirituale, relazionale e sessuale”.
Il mio amico, il dottor Mitch Whitman, sottolinea che l’assenza di una sessualità sana a volte fa concentrare il coniuge sui problemi legati al sesso, facendolo diventare quasi ossessionato. Il sesso per il coniuge frustrato diventa l’unica cosa che conta. Dire al proprio partner: “La nostra relazione è così forte che non dovresti sentire la mancanza del sesso”, equivale a: “La nostra vita sessuale è così bella che non dovresti aver bisogno di nient’altro, oltre al sesso”. In altre parole, sbagliamo in entrambi i casi: facciamo occupare al sesso un posto che non gli spetta, oppure non sfruttiamo affatto la sua bellezza.
3. Il sesso cristiano combatte le ferite sessuali piuttosto che prolungarle
Attenzione! Questa discussione può ferire qualcuno, ma spero e prego che si tratti di un dolore terapeutico, in grado di affrontare delicatamente, guidando verso la guarigione, piuttosto che verso un’ulteriore vergogna. Non voglio far vergognare nessuno. Scrivo dal punto di vista di un cristiano che rispetta la creazione di Dio e accetta la Bibbia come la migliore espressione di tale intento. Se non sei d’accordo con questo, non lo sarai nemmeno con questi argomenti. Molti finiscono per sposarsi quando hanno tanti problemi con il sesso. Si pensa che il matrimonio risolverà tutto, ma i problemi si ripresentano quando si scopre il nostro segreto. Praticamente è come chiedere ad un medico di essere al servizio della tua dipendenza, invece di curarla.
Fai attenzione al sesso coniugale forzato. Alcuni uomini e donne usano il proprio coniuge per accontentare la loro dipendenza sessuale, guardando insieme filmati porno, scambiando i partner. A volte, gli uomini fanno sesso con le mogli, per calmare il proprio dolore, per anestetizzarlo, chiedendo loro cose eccessive. Gli uomini che insistono per fare sesso ogni giorno (qui non parlo della luna di miele) usano le loro mogli, credendo di combattere una dipendenza o un problema intimo, invece di accarezzarle dimostrando amore e dando loro piacere. Donne, se vi trovate in questa situazione non state aiutando vostro marito. Facendo sesso con voi ogni giorno non lo aiuterete a combattere il suo problema. Se il suo desiderio verrà assecondato, di sicuro non diminuirà. Nella nostra cultura moderna, vige l’idea ridicola (nemmeno messa in discussione) che ogni desiderio sia legittimo, vada rispettato, tollerato e persino assecondato.
È folle, disastroso e non vale la pena applicarlo in nessun area della vita. È possibile desiderare qualcosa di dannoso. Puoi mangiare fino ad ammalarti, puoi spendere tutti i soldi fino alla bancarotta e puoi “fare sesso” fino a sentirti male. Quindi, non sei obbligato a soddisfare tutti i desideri sessuali del tuo coniuge. Un esempio: degli specialisti che rispetto mi hanno raccontato che solitamente gli uomini che richiedono sesso anale lo fanno per due ragioni: stanno cercando di rivivere la violenza subita da giovani (ora però hanno il potere di chiederlo, invece di esserne la vittima), o vogliono assecondare un desiderio coltivato attraverso la pornografia. Nessuno dei due è sano e non dovrebbe essere assecondato. Mi porrei almeno un dubbio, nel desiderare qualcosa che la comunità medica dice di non essere salutare per il corpo della donna. Il sesso sano riflette reciprocamente l’aspetto spirituale, emotivo e fisico.
Il dottor Douglas Rosenau sottolinea che una cattiva immagine del corpo, la vergogna sessuale, la repressione di una sana sessualità e l’immaturità sessuale, sono manifestazioni di problemi legati al sesso. In altre parole, non voler fare qualcosa di sacro può essere una problematica, tanto quanto il voler fare qualcosa di sbagliato. Il sesso al di fuori delle linee guida di Dio è come una palla di neve. Se si lascia che la coercizione sessuale, l’ossessione o l’immaturità, “rotolino”, la palla diventa ancora più grande e andrà fuori controllo. Cedendo agli impulsi malsani del tuo coniuge, non ti porterà a “gestire” meglio la situazione. Quello che stai creando è un’enorme palla di neve che seppellirà te, il tuo matrimonio e la tua famiglia. Fermare questo processo, aumenterà le possibilità di raggiungere la salute sessuale. Permettere a tuo marito di indossare la tua biancheria intima o di assecondare qualche altra sua voglia malsana, è un po’ come tenere in mano l’ago con il quale lui si inietta l’eroina.
Mi dirai – almeno ora non è lo fa più da solo, ma lo fa ancora. Questo lo danneggia ancora di più. Più a lungo lo farà, più la sua situazione deteriorerà. Uno dei modi più comuni in cui le donne contribuiscono al peggioramento dei problemi sessuali del marito è la loro mancanza di disponibilità sessuale. Invece di lottare contro sentimenti negativi, secondo i quali il sesso è “cattivo”, si aspettano che il coniuge sviluppi e condivida la loro avversione, piuttosto che sviluppare una relazione sessuale reciprocamente soddisfacente. Se la donna consentirà agli abusi del passato o ai pensieri negativi, di minare o peggio ancora annientare l’attività sessuale nel suo matrimonio, prolungherà le problematiche, invece di affrontarle. In questi casi, le servirà parlare con un consulente esperto che conosca bene questa tematica. Superare questa situazione difficile senza alcun aiuto è come fare un trapianto di rene da solo. Quando il rapporto sessuale coniugale rivela una debolezza, che non può guarire tramite un cambio di mentalità – che si tratti di desideri malsani o avversione verso attività sane – è tempo di cercare aiuto.
4. La sana sessualità cristiana condivide reciprocamente il piacere; la sessualità perversa consiste nell’intorpidire il dolore egoisticamente
Il sesso è stato creato da Dio per generare figli e rinnovare l’intimità tra marito e moglie. Offre ai coniugi un momento molto piacevole. Li aiuta a svagarsi, per affrontare al meglio i doveri quotidiani e difficili della vita. Il sesso conforta e riduce l’ansia. Questi meravigliosi frutti vengono prodotti all’interno di una sana sessualità coniugale. Tuttavia, non va usato come una droga. Il sesso malsano cerca di intorpidire il dolore, piuttosto che fornire un vero piacere al partner.
Invece di migliorare la vita del coniuge, il sesso malsano vuole sfuggire al passato e usa egoisticamente il corpo dell’altro, per gratificare i suoi impulsi, senza mai soddisfarli. Di recente sono rimasto affascinato leggendo un libro sulla dipendenza sessuale. Si intitola “Non chiamatelo amore” di Patrick Carnes, un classico di più di vent’anni fa. Descrive (quasi patologicamente) il tipo di attività che la trilogia e il film Fifty Shades / Cinquanta Sfumature hanno cercato di de-stigmatizzare. Carnes mette in guardia riguardo “l’uso del dolore per aumentare l’eccitazione sessuale. Catene, fruste, giochi sadomaso, auto-tortura, auto-strangolamento. Tutto questo può procurare piacere?”
“La risposta è che l’uso del dolore non sempre offre piacere sessuale. Ma le emozioni associate alla paura, al rischio, al pericolo e alla rabbia alterano molto l’umore. Talvolta possiamo riderci su; il sadomasochismo prevede dei ruoli che possono suggerire battute ed umorismo. Questa triste realtà esiste, ma noi e la nostra cultura la neghiamo, la evitiamo, la deviamo attraverso l’umorismo. Per la maggior parte di noi, la combinazione di dolore e sesso è ripugnante quanto la violenza”. Questa citazione, vecchia di appena un paio di decenni, sembra già obsoleta, vero?
La nostra cultura non ride più del sadomasochismo, né cerca di farlo sembrare ripugnante. Essa sembra dirci che se non pratichiamo certe cose, perderemo qualcosa di bello. Prima ho voluto enfatizzare la frase “alterazione dell’umore” perché questo è uno dei segni del sesso malsano. Usare il sesso come una droga non è affatto piacevole. Esso ti porta facilmente in trance. Il sesso sano invece, genera un piacere duraturo; il suo obiettivo non è sentirsi senza valore, ma sperimentare (e aiutare il coniuge a farlo) qualcosa di positivo. Qui devo fare un doveroso avvertimento: purtroppo, la cultura cristiana ha spesso promosso l’egoismo del marito, sottolineando il dovere della moglie di servirlo sessualmente, piuttosto che insegnare alla coppia come produrre e condividere reciprocamente il piacere di una sana vita sessuale.
Rosenau, Sheila Gregoire e altri specialisti hanno espresso con forza il loro dissenso a tutto questo. E personalmente gli sono molto grato.
5- Il sesso cristiano si basa sulla verità
Il cristianesimo si basa sull’autenticità, sulla realtà, sulla verità, sull’essere connessi ad una persona reale e al vero piacere. Il mondo continua a promuovere il sesso artificiale, la fantasia, l’inganno e la fuga dalla realtà. “Guardarsi le spalle”, mentire, aver paura di essere “scoperti”, nascondere: questi sono tutti segni di un sesso che si basa su sotterfugi ed inganni. Nessuna coppia sposata deve vergognarsi e mostrare agli altri di essere ancora attivi sessualmente. Né deve fingere di essere qualcosa o qualcun altro, per desiderarsi e compiacersi a vicenda. Non sto dicendo che tutte le forme di fantasia (all’interno del matrimonio) siano sbagliate. Voglio solo sottolineare che l’esperienza sessuale dovrebbe servire alla coppia per creare un legame reale, aiutare i coniugi a conoscersi meglio, ad essere presenti l’uno per l’altro, valorizzandoli veramente.
Fantasticare su un’altra persona, mentre fai l’amore con il coniuge che pensa che tu sia concentrato su di lui, è la peggior frode immaginabile. Non solo stai peccando contro il tuo coniuge ma lo stai anche usando. Mentre il partner si concede a te, tu prendi tutto quello che ti offre e lo consegni a qualcun altro. Un uomo che si veste da donna per eccitarsi sessualmente (magari per altri motivi; ma qui parlo di una cosa specifica), non ha afferrato il concetto puro della sessualità biblica, che afferma che un uomo deve essere tale. Sarà molto felice nell’occupare il suo ruolo da uomo (quello per cui Dio lo ha creato) e renderà felice sua moglie.
Se fingerai di essere qualcosa che non sei, per provare piacere o essere appagato, non sarai mai soddisfatto, perché anche i dottori non possono trasformarti in qualcosa di diverso da quello che il tuo Creatore ha creato. Lo stesso vale per una moglie che vuole trasformarsi in un “poster”, per mantenere l’attenzione del marito. Ella merita di sentirsi amata e desiderata, di non essere la persona che suo marito vuole che sia.
Il sesso sano non riguarda solo l’eccitazione o il raggiungimento dell’orgasmo, ma riguarda il legame tra due persone, la reciproca connessione e conoscenza, l’essere presenti l’uno per l’altro. Naturalmente, trovare modi legittimi per aumentare il piacere, condividendoli, migliora la relazione. Progettare qualcosa di speciale, essere creativi, persino cercare qualcosa di “nuovo”, può essere un atto d’amore generoso.
6. Il sesso cristiano afferma la tua identità
In una relazione sessuale sana, l’esperienza sessuale afferma la vostra identità: come coniugi, come genitori che crescono i figli insieme (proteggendo e servendo la propria famiglia), come credenti in Cristo (il sesso non deve mai farvi compromettere la vostra fede, ma dev’essere piuttosto un’espressione di essa), come persone amate e desiderate. Nella sessualità malsana, l’esperienza sessuale ti fa sentire vuoto, alienato, come se recitassi una parte. Ti fa sentire un oggetto. Potresti accorgerti che fare sesso con te stesso sia una cosa contorta. Forse per via della cultura del sesso che promuove il porno, un’educazione repressiva, il tentativo di curare il dolore o la speranza che il sesso possa creare una scorciatoia per una connessione intima. Se il sesso non afferma la tua identità, allora non stai facendo l’amore; sei solo un oggetto. Forse senti di dover essere qualcuno che non sei, per mantenere vivo l’interesse del tuo coniuge o per evitare che egli agisca in modo inappropriato.
Questo si chiama sesso manipolativo e non è sano. Il sesso dovrebbe affermare la tua identità, il tuo valore, il tuo apprezzamento ed il tuo legame con il partner. Un sano concetto della tua identità sessuale promuoverà una profonda intimità, un matrimonio sacro ed incredibile, caratterizzato da un legame molto profondo, in grado di ricordarci che siamo persone che vanno verso la via dell’eternità.
Per quanto meraviglioso possa essere il sesso, per quanto possa essere inebriante la passione coniugale, siamo stati fatti per qualcosa di più di questo mondo, e il fatto che qualcosa di così meraviglioso e persino trascendente, come il sesso, non ci soddisfi completamente, ci ricorda che la sessualità sana, in realtà, ci indica come destinazione finale il paradiso.
Autore: Gary Thomas