Questa è la terza ed ultima parte di una serie di studi sulla guarigione del cuore. Nella prima parte abbiamo visto come abbattere i muri e le barriere che bloccano la nostra guarigione. Nella seconda abbiamo smascherato le bugie che il nemico pianta nei nostri cuori. Abbiamo analizzato come spezzare queste roccaforti, per poter ricevere la guarigione. Ora continuiamo ad andare avanti, parlando di come ottenere la vittoria. Il che richiede di andare in guerra.
È il 4 settembre 2020. L’orologio segna le 5:30 di mattina. È il terzo giorno che viaggio verso il deserto per stare da solo con Dio. Mentre guardo il sole spuntare all’orizzonte, Dio mi fa ricordare una ferita profonda, vecchia di decenni, a cui è legata una menzogna. Nello stesso momento il nemico inizia ad incutermi paura attraverso dei brutti pensieri, l’agitazione e il dubbio. All’improvviso mi sento confuso: Dio è lì, lo sento vicino eppure permette a Satana di attaccarmi mentre sono alla sua presenza. Pensavo che una volta che Dio aveva fatto affiorare questa ferita (con l’intento di farmi guarire), non avrei dovuto lottare contro qualcosa… ma avevo scordato che Lui spazza via i nostri schemi teologici e le supposizioni su come pensiamo che la vita dovrebbe svolgersi. Le parole “pensavo” e “dovrebbe” si rivelano spesso delle “stampelle” rotte sulle quali faremmo meglio a non fare troppo affidamento.
A volte Dio ci “obbliga” a combattere spiritualmente, per costringerci ad alzarci, a perseverare fino ad ottenere la vittoria. Solo così possiamo imparare ciò che Dio vuole insegnarci.
Mentre Dio faceva emergere la mia ferita e la menzogna a cui ho creduto per anni (in quel momento mi sentivo avvolto da una grande paura), il nemico contrattaccava, reagiva in modo stizzito come un serpente che prima era nascosto nelle tenebre e ora veniva allo scoperto. Una furiosa battaglia era in atto. Questo era proprio un buon segno, perché significava che il mio cuore stava iniziando la ripresa.
Ho continuato a pregare, portando la menzogna davanti alla croce, rifiutando qualsiasi “legame” con essa, come abbiamo visto la settimana scorsa, invitando Dio a guarirmi. Il nemico non si è arreso subito, la vittoria è stata sigillata solo un’ora dopo. Alcune battaglie si risolvono rapidamente, senza una prolungata lotta. Altre invece, si protraggono nel tempo e possono richiedere ore intere.
Se vuoi possedere un cuore vivo e sperimentare costantemente la vita abbondante che offre Gesù (Giovanni 10:10), devi lottare per ottenerla. Devi combattere la guerra spirituale. Il nemico attacca attraverso la paura, l’orgoglio o altre cose, per convincerti a tener nascoste dietro un muro le lotte, le ferite ma soprattutto il tuo peccato. Se deciderai di abbattere i “tuoi muri di Gerico” e mettere a nudo le tue ferite, a smascherare le bugie a cui hai creduto, il nemico si scatenerà contro di te per impedirti di guarire. Egli sa che perderà terreno nella tua vita; sa che diventerai forte spiritualmente, se terrai accesa la tua vita di preghiera e camminerai nella verità.
Sa che sarai una minaccia spirituale se scoprirai la vita abbondante che Gesù ti offre e se continuerai a guarire. Se parteciperai attivamente e collaborerai con Dio per portare la liberazione e la redenzione a coloro che ne hanno bisogno e se ti impegnerai a vivere la tua vita per l’eternità, il nemico perderà terreno anche nel cuore di tutti quei credenti imprigionati dal peccato. Molti di loro non si rendono conto delle armi spirituali che hanno a disposizione. Non conoscono a pieno il potenziale che riveste la loro vita quando camminano con Dio; non sanno cosa significhi essere riempiti della potenza, dell’amore e dell’autocontrollo dello Spirito Santo (2 Timoteo 1:7).
Sei in guerra.
Lo è anche il tuo matrimonio, la tua famiglia e la chiesa. Devi diventare un guerriero spirituale, il che significa investire molto tempo nella preghiera. Non ci sono scorciatoie. Se avessi cercato di ignorare l’intensa battaglia spirituale che si era scatenata contro di me quella mattina del 2020, o se non mi fossi reso conto che si trattava di una guerra, è molto probabile che non avrei ricevuto la vittoria e la guarigione che Dio mi stava offrendo. Ho dovuto combattere.
Ci sono molti credenti che purtroppo si sentono fiacchi, inefficaci e sconfitti perché non si alzano per cimentarsi nelle battaglie che devono essere combattute, finché non arriva la svolta. Appena si manifesta una situazione di conflitto o di scontro alzano bandiera bianca, si fanno sopraffare dalla paura, cercano conforto nelle loro dipendenze, nel peccato e nelle contraffazioni dell’amore, si chiudono dentro delle stanzette, davanti agli schermi dei loro computer o si rifuggono in altre forme di intrattenimento, rafforzando le mura del loro cuore. Insomma, sono in schiavitù.
In risposta alla seconda parte di questa serie, una donna ha postato quanto segue sulla nostra pagina Facebook:
” Ho creduto a quasi tutte queste bugie fin dall’età di 3 anni. Ora ho 76 anni e faccio ancora fatica a credere che QUALCUNO possa amarmi. Ho un ottimo consulente (non cristiano) che non sminuisce mai il “granello di senape” di fede che mi è rimasto. Ma mi riesce difficile credere di avere un valore, anche solo per Gesù”.
Leggere la storia della sua vita mi ha rattristato. Sospetto che alcune delle difficoltà di questa cara donna possano essere dovute al fatto di non aver avuto nessuno che l’abbia accompagnata verso la guarigione e la vittoria. Con Dio la tua forza non verrà mai meno, non sarai lontano dalla guarigione e dall’amore di cui hai tanto bisogno. Ma devi fare la tua parte:
“Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale hai fatto quella bella confessione di fede in presenza di molti testimoni”. 1 Timoteo 6:12
Se vuoi, puoi seguire la via del pacifista spirituale, ma nella guerra spirituale non c’è spazio per la neutralità. Dio ci dona momenti di protezione e di riposo, ma non sappiamo se Egli permetterà al nemico di assalirci proprio in questi momenti. Ho combattuto la guerra spirituale nella maggior parte dei viaggi che ho fatto nel deserto in completa solitudine. Gesù è stato tentato da Satana nel deserto per ben 40 giorni prima dell’inizio del suo ministero. Non dobbiamo aspettarci niente di meno…
Oswald Chambers scrive: “Loda Dio se il Diavolo ti sta prestando attenzione: finché continuerà a scagliarsi contro di te, saprai che lui ti ritiene degno di tenerti d’occhio”.
Il nemico ti starà addosso solo se la tua vita è degna d’essere attaccata. Perché attaccare un cristiano addormentato e senza preghiera che vive per il piacere e il divertimento? Questo potrebbe spingerti a pregare di più e approfondire il tuo rapporto con Dio oltre a frequentare la chiesa ogni domenica; il nemico si arrabbierà.
Non sentirai parlare di guerra spirituale dagli psicologi, dai consulenti (laici e cristiani) o persino dalle chiese. Ogni uomo, donna, coppia e giovane che si rivolge a noi per chiedere aiuto, ha a che fare con la guerra spirituale. Molti credenti non se ne rendono conto proprio perché la chiesa “evita” o ne parla poco. Il risultato è che le persone non hanno alcuna preparazione in questo campo. La chiesa è stata invasa per anni da tali problematiche, eppure sembra che non abbiamo ancora capito che in tempi bui siamo in guerra. Se lo facessimo, tutte le chiese farebbero più riunioni di preghiera durante la settimana. Parlo di quelle chiese che conoscono il potere della preghiera.
Mi viene in mente l’Anschluss, quando la Germania nazista prese l’Austria nel 1938 con una resistenza poco più che simbolica. È giunto il momento di attrezzare e sfidare il popolo di Dio a salire sulle linee di combattimento e ad avere un impatto, a modo Suo.
Devi essere pronto a combattere per proteggere il tuo cuore e quello degli altri.
Fai attenzione ai pensieri che ti passano per la testa. Tutto ciò che non è in linea con le Scritture deve essere interrotto ed eliminato. Non permettere che pensieri di amarezza, di condanna, di giudizio, di risentimento, di dubbio, di paura, di lussuria o di scoraggiamento, si diffondano senza controllo nella tua mente. Per esempio, se in passato hai lottato contro la menzogna “mi sento solo”, puoi pregare così, anche ad alta voce se necessario: “Signore, grazie perché non mi lascerai mai e non mi abbandonerai mai e grazie che ora sei con me. Grazie che il tuo Spirito Santo vive in me. Nel nome di Gesù, rifiuto di credere alla menzogna di essere solo. Ti amo Signore. Ti prego, riempimi con il tuo Spirito Santo”.
Ascolta le tue emozioni. La lotta contro la paura, la rabbia, la lussuria, la disperazione, l’apatia, il disgusto verso te stesso, il forte senso di vuoto, il non sentire il bisogno di chiedere aiuto, la durezza del cuore (attenzione a non ignorare questo stato, è pericoloso!!!), sono dei campanelli d’allarme che avvertono un gran bisogno d’aiuto. Devi reagire e attuare subito un cambiamento radicale nella tua vita. Può darsi che una vecchia ferita sta affiorando, o ti stai aggrappando ad un peccato, forse hai bisogno di perdonare qualcuno, sei esausto e hai bisogno di un lungo periodo di riposo. Non ignorare questi segnali, non farti sopraffare dal lavoro, dal piacere o da qualche altra imitazione dell’amore. Chiedi a Dio di rivelarti cosa sta accadendo nel tuo cuore e cosa Egli vuole che tu faccia.
Sii perspicace. Se stai attraversando un periodo difficile, chiedi a Dio di rivelarti se stai nel bel mezzo di una guerra spirituale o se c’è qualcosa nel tuo cuore che deve essere risolto, in modo da poter affrontare in modo appropriato la situazione.
Alcune tentazioni nascono dalla carne, altre invece possono essere attacchi del nemico. Entrambe possono verificarsi contemporaneamente. Ciò che devi fare è imparare a combattere con l’autorità che Cristo ti ha dato.
Devi combattere contro la tua carne, il tuo egoismo, l’orgoglio, la lussuria, la ricerca del piacere, la rabbia e la paura. Ci saranno giorni in cui la battaglia contro la carne sarà più dura della guerra spirituale.
La Chiesa è un esercito, se i soldati si isolano vengono facilmente eliminati. È fondamentale far parte di un gruppo, preferibilmente di credenti che hanno un cuore sincero per Dio, per la Sua Parola, per la preghiera e che desiderano vivere una vita degna per l’eternità. Uno studio biblico in cui le persone si nascondono e non condividono le loro lotte non è ciò di cui stiamo parlando. Il credente ha un disperato bisogno del sostegno dei fratelli, di qualcuno a cui chiedere di pregare ardentemente per lui nel momento del bisogno.
Persevera. Non aspettarti che la vita cristiana sia facile. Il nemico ti attaccherà proprio quando sarai all’estremo delle tue forze. Chiedi dunque a Dio la forza di perseverare e di continuare a… pregare!
Ora parliamo della preghiera. Essa è il canale che ti lega con l’Essere più potente dell’Universo, con Colui che ti ama, che vede quello che stai passando, l’Unico in grado di offrirti una via d’uscita, la vera fonte di forza e saggezza, che ti aiuterà a perseverare donandoti la saggezza per capire quale strada prendere (o se devi aspettare). Insieme alle Scritture, la preghiera è la fonte del tuo potere spirituale, della tua vita, della tua speranza. Essa è un’arma di enorme potenza spirituale di cui molti credenti non si avvalgono, vivendo così una vita sconfitta. L’unica cosa che ci viene detto di fare incessantemente è pregare. Accendere la vita di preghiera significa infiammare il cuore. Le riunioni di preghiera devono essere parte della tua vita, il che significa che non puoi vivere una vita isolata, come purtroppo fanno molti.
“Non cessate mai di pregare” 1 Tessalonicesi 5:17
Devi essere disposto ad andare controcorrente, contro un cristianesimo spiritualmente passivo, isolato, senza preghiera, assente, che non combatte il peccato. Verranno dei momenti in cui Dio ti metterà in situazioni in cui i tuoi schemi verranno frantumati, facendoti uscire dalla tua zona di comfort, coinvolgendoti nella lotta spirituale, che chiederà più energia e tempo di quanto vorresti, ti costringerà a sfogarti oppure ti chiederà di fare qualcosa che non vorrai fare (ciò che Gesù ha in serbo per te).
In altre parole, il Signore ti chiede di essere un sacrificio vivente; un pane spezzato e vino versato per gli altri. Dobbiamo combattere per la guarigione del nostro cuore, senza sprecare la nostra vita nella ricerca del piacere. Soltanto così possiamo essere una benedizione per Dio e per chi ci sta attorno.
“Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale”. Romani 12:1
Ogni credente può sperimentare la vita abbondante e a preparare all‘eternità la sua vita di ogni giorno. Ma deve essere disposto a lottare per questo. Che cosa ti sta dicendo Dio oggi?
Autore: Mike Genung