Il mioooo Tessorooo…
La masturbazione guasta l’anima: come vivere senza masturbarsi
Nota: questo articolo è stato scritto da un uomo ma posso assicurare che anche le donne lottano con la masturbazione. I principi forniti in seguito possono essere applicati sia agli uomini che alle donne.
Gollum in origine è un normale hobbit di nome Sméagol, uno dei personaggi più affascinanti del film “Il Signore degli Anelli”. Nella pellicola gli hobbit sono descritti come persone forti, simili agli elfi e di bassa statura rispetto agli uomini. Amano bere tanta birra nei pub, e così faceva anche Sméagol … finché un bel giorno vide “l’anello del potere”.
Nel suo libro “Le due torri” lo scrittore inglese J.R.R. Tolkien descrive cosi l’origine dell’anello: “ E gran parte della forza e della volontà di Sauron passarono in quell’unico anello; poiché il potere degli Anelli Elfi era molto grande e quello che doveva governarli doveva essere qualcosa di potenza superiore. Sauron lo aveva forgiato nella Montagna di Fuoco nella Terra dell’Ombra. E mentre portava l’Anello unico, poteva percepire tutte le cose fatte per mezzo degli anelli minori, e poteva governare i pensieri di coloro che li portavano “.
Sauron era il signore cattivo delle tenebre che voleva dominare la Terra di Mezzo attraverso l’anello che cambiò la vita di Smeagol.
Quando si legge il capitolo “Il ritorno del Re” si incontra il giovane Sméagol che pesca in barca con suo cugino Deagol. Un grande pesce colpisce la barca e Deagol cade in fondo al fiume dove nota un anello d’oro scintillante, lo afferra rapidamente e risale in superficie. Guardando l’anello nella mano di Deagol, Sméagol nè rimane affascinato. Chiede al cugino di donarglielo come “regalo di compleanno”. Deagol rifiuta e i due lottano per averlo. Sméagol strangola suo cugino a morte.
Ossessionato dall’anello, Smeagol abbandona tutto quello che gli era caro e si ritira in solitudine, nelle caverne delle montagne nebbiose. Ora ha una nuova casa che altro non è che una grotta oscura, fredda e umida, lontano dalle abitazioni calde dove gli Hobbit vivevano solitamente. Ma tuttò ciò non conta. L’anello è diventato il suo unico conforto e amico, il suo bene più prezioso.
Accecato e ossessionato dal potere dell’anello, Sméagol non riusciva a vedere come stava cambiando. Isolato dal resto del mondo si trasforma esteticamente e sviluppa una doppia personalità. Nel film si vede Smeagol che parla e lotta con sé stesso come fa spesso con Frodo e Sam. Rinuncia alla birra, una cosa inaudita per un hobbit, e vive mangiando pesci crudi. Inveccchia nel fisico, perde la maggior parte dei denti e tutti i capelli tranne qualche ciocca. Diventa magro e sorride raramente, tranne quando accarezza il suo tesoro prezioso. La sua nuova personalità distorta lo domina e diventa così Gollum, per via dei rumori forti di deglutizione che fa.
Come Gollum, oggi molti uomini sono ossessionati da un tipo diverso di tesoro. Scoprono la masturbazione nella loro giovinezza e la vogliono a tutti i costi. Per averla devono spesso ritirarsi in un posto isolato per poter appagarsi con il loro tesoro prezioso. Non vedono i cambiamenti che la masturbazione causa fino a quando si rendono conto che c’è qualcosa che non va.
Nel suo libro del 1994 “L’uomo sessuale”, il dottor Archibald Hart ha fatto un sondaggio su un campione di circa 600 uomini cristiani riguardo la masturbazione. Il 61% degli uomini sposati ha risposto di avere praticato la masturbazione, l’82% di farlo almeno una volta alla settimana, il 96% degli uomini single sotto i 20 anni ha ammesso di farlo abitualmente.
Poichè tanti uomini cristiani praticano l’autoerotismo, si tende a pensare che a loro piaccia, ma nell’indagine condotta dal dottor Hart solo il 23% ha risposto di essere spinti dal “piacere”. Il restante campione afferma invece che la masturbazione è diventata una vera abitudine: questo per via delle loro pulsioni sessuali, della loro dipendenza dal sesso, oppure dalla mancanza di sfogo della loro energia sessuale.
Stranamente, il 13% ha dichiarato di aver pensato che la masturbazione sia un atto normale, e il 97% ha dichiarato di non sentirsi affatto colpevole. Tuttò ciò riporta in mente la doppia personalità di Gollum. Come può essere possibile una cosa del genere? Dall’esperienza personale, so che quando faccio qualcosa di sbagliato la coscienza mi morde e non mi sento bene. Mi chiedo spesso se esistono degli uomini che vogliono liberarsi dalla masturbazione, ma non sappiano come fare. E ancora: se gli uomini credenti stanno praticando l’autoerotismo, si sentono in colpa? Continuo a chiedermi se è vero che la masturbazione è solo un atto innocuo di liberazione di energia sessuale.
Sappiamo che fumare fa male, mangiare troppo e male fa diventare obesi. Per sapere se qualcosa è dannoso per il nostro organismo, dobbiamo osservare gli effetti che ha su una persona e su coloro che la circondano. Se siamo credenti cercheremo di essere sempre guidati dalla parola di Dio. In questo capitolo analizzeremmo gli effetti cha ha la masturbazione sulle persone che la praticano.
Da quando ero adolescente fino a 36 anni, l’autoerotismo faceva parte della mia vita (mi sono sposato all’età di 26 anni). Praticavo la masturbazione ma non direi che mi spingeva il puro piacere, anche se la sbornia emotiva durava molto più del piacere stesso, a volte per giorni interi. Quando l’atto era finito mi sentivo solo e vuoto.
Il vero sesso è la connessione, la comunicazione e l’unione spirituale con la persona che amiamo. Quando mi masturbavo ero tutto solo, non c’era un altra persona, ecco perché mi sentivo emotivamente un fallito. Invece di legarmi ad un altra persona in passione, intimità e amore, sono stato invaso dalla solitudine, dall’isolamento e dalla vergogna.
Di una cosa sono convinto: la masturbazione non aiuta a risolvere i problemi. Ho cercato inutilmente di scollegare lo spirituale dal fisico, autoconvincendomi di poter “usufruire” della masturbazione per il solo impulso fisico. Ciò mi ha fatto sentire ancora più vuoto. La componente spirituale del sesso non può essere separata da quello fisica.
La masturbazione ha rovinato l’unione sessuale del mio matrimonio. Non ho più lottato per poter piacere a mia moglie, pensando solo a me stesso. Oggi, dopo che non pratico l’autoerotismo dal 1998, è tutto diverso. Non è un caso che il sesso tra marito e moglie duri poco quando il marito pratica regolarmente l’atto della masturbazione.
L’uomo che si masturba priva sua moglie di sè stesso. Lei desidera intimità emotiva e fisica, non una corsa per arrivare primi al traguardo. Lei vuole conoscerlo, desidera stare tra le sue braccia, vuole che lui comunichi con lei per farla sentire amata, non usarla come un giocattolo. Vuole godere della sua compagnia, come due buoni amici che dividono un buon pasto.
La masturbazione ha ritardato la mia crescita emotiva. Con il passare del tempo diventava sempre più difficile aprirmi totalmente con mia moglie. A volte mi sembrava di essermi allontanato troppo da lei. Avevo trascorso tanto tempo in isolamento e mi sentivo dentro una prigione interiore, eppure ero io a tenermi in ostaggio.
Come Gollum, ero cieco di fronte all’effetto che mi faceva il mio tesoro. Ero concentrato troppo su me stesso, il sesso era un chiodo fisso, ero dominato dai miei impulsi sessuali. Se non potevo avere il mio tesoro, mi arrabbiavo, ero ansioso e depresso. Il sesso era il mio unico dio, la mia unica consolazione, il mio unico amore. Non potevo vivere senza.
Penso che il momento peggiore della mia vita è stata la separazione dal Signore causata dal mio peccato e cioè quando ho fatto del piacere sessuale la mia unica ragion di vita. Sapevo che Gesù aveva l’acqua viva che poteva dissetare la mia anima. Invece, io ho “bevuto l’acqua della mia sorgente”. Ho rattristato il Signore quando decisi di fare dell’autoerotismo il mio unico conforto.
Un altro effetto evidente della masturbazione è che molti uomini lo usano insieme alla pornografia, o scatenano le proprie fantasie sessuali durante l’atto. Gesù nel vangelo di Matteo 5:28 ci dice che questo è peccato.
Osserviamo ora con attenzione la parola di Dio e vediamo cosa dice sulla masturbazione. Ho sentito dire da tanti cristiani che non c’è problema nel praticare la masturbazione visto che la Bibbia non dice nulla a riguardo. Nella Bibbia troviamo la frase “non lo farai” come standard per stabilire ciò che è peccato. Se la Bibbia non dice chiaramente che fumare uno spinello non è peccato non vuol dire che va bene fumare l’erba.
Forse mi dirai: “ Ehi aspetta! So che fumare marijuana è un peccato perché la Bibbia condanna l’ubriachezza e farlo significa violare intenzionalmente ciò che dice la parola di Dio!”
Sono d’accordo. Dobbiamo osservare attentamente le Scritture per cogliere ciò che dice riguardo le cose che non devi fare. Esaminiamo da vicino alcuni principi.
Principio # 1:
Nella Bibbia il sesso si può praticare soltanto all’interno del matrimonio tra un uomo e una donna. In Genesi 2 leggiamo: “Perciò l’uomo lascierà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne”. Notate l’enfasi sulla frase “ I due diventeranno una sola carne”; ciò fa riferimento alla connessione-comunione tra due persone di sesso opposto.
In Ebrei 13: 4 leggiamo: ”Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà; poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.” Questo versetto indica chiaramente il letto matrimoniale come il solo contesto previsto da Dio per poter praticare il sesso.
Ora leggiamo attentamente questi versetti:
“io vorrei che tutti gli uomini fossero come sono io (celibe);ma ciascuno ha il propr io dono da Dio; l’uno in un modo, l’altro in un altro. Ai celibi e alle vedove, però, dico che è bene per loro che ne stiano come sto anch’io. Ma se non riescono a contenersi, si sposino; perché è meglio sposarsi che ardere.”
1 Corinzi 7:7-9
Se la masturbazione fosse uno sfogo efficace dell’energia sessuale, Dio avrebbe fatto scrivere all’apostolo Paolo questo versetto: “Ma se non riescono a contenersi, si masturbino pure; perché è molto meglio praticare l’autoerotismo che ardere”. Nella Parola di Dio la masturbazione non viene mai citata come un mezzo legittimo per soddisfare il desiderio sessuale; l’incontro sessuale deve aver luogo solo all’interno del matrimonio. Puoi ancora sostenere che la Bibbia non parli affatto della masturbazione?
L’unione uomo/donna si sviluppa nuovamente nei seguenti versetti:
“Le vivande sono per il ventre, e il ventre è per le vivande; ma Dio distruggerà queste e quello. Il corpo però non è per la fornicazione, ma è per il Signore, e il Signore è per il corpo;”
1 Corinzi 6:13
“Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo per farne membra di una prostituta? No di certo! Non sapete che chi si unisce alla prostituta è un corpo solo con lei? “Poiché”, Dio dice, “i due diventeranno una sola carne”. Ma chi si unisce al Signore è uno spirito con Lui. Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta, è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.”
1 Corinzi 6:15-20
Notate che “il corpo è per il Signore”, “i vostri corpi sono membri di Cristo”, “ma colui che si unisce al Signore è un solo spirito con Lui” e “il tuo corpo è il tempio dello Spirito Santo”. Sono versi che vietano in modo chiaro il sesso fuori dal matrimonio, evidenziando l’importanza delle anime in comunione spirituale. Come figli di Dio siamo uno spirito con Lui e i nostri corpi sono il tempio di Dio. Torneremmo più tardi ad approfondire questo argomento.
Principio # 2:
La masturbazione non sarà mai il modo giusto per affrontare la depressione o trovare conforto.
Quando Elia cadde in depressione dopo che Jezebel voleva ucciderlo, non leggiamo “ed Elia, il profeta del Signore, si masturbava per consolarsi”. Non troverai mai consolazione nell’autoerotismo. Tutto il contrario.
Principio # 3:
Dobbiamo ricevere la consolazione solamente da Cristo
“… il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione;”
2 Corinzi 1: 4
Principio # 4:
Dobbiamo essere i padroni dei nostri corpi senza permettere alla nostra carne di dominarci.
“ tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che dopo che, ho predicato agli altri, io stesso sia squalificato.”
1 Corinzi 9:27
“Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle concupiscenze carnali che combattono contro l’anima.”
1 Pietro 2:11
“Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla.”
1 Corinzi 6:12
“Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri che non conoscono Dio.”
1 Tessalonicesi 4:3-5
Dobbiamo “disciplinare i nostri corpi e renderli nostri schiavi”, “saper tenere i nostri corpi in santificazione e onore”. Dobbiamo controllare i nostri impulsi carnali, non essere dominati da loro. Dobbiamo essere uomini forti e coraggiosi per poter affrontare le tempeste e le tentazioni della vita. Se non saremmo in grado di resistere al piacere, saremmo vulnerabili e di carattere debole e le forze dell’oscurità sfrutteranno questo finché non ci faranno cadere.
La nostra cultura ci bombarda con messaggi del tipo: “se ti fa sentire bene, fallo adesso” oppure “oggi puoi rompere le regole”. Se ti senti eccitato, alimenta il tuo impulso sessuale, non c’è niente di male nel farlo. Vai avanti, non fermarti… fai sesso con chiunque vuoi oppure masturbati. L’insegnamento di Dio e il messaggio della nostra cultura sono in guerra tra di loro. Il mondo ci invita a soddisfare i nostri desideri carnali, mentre Dio ci dice di padroneggiarli e di controllarli. La gratificazione immediata va contro l’autodisciplina. Un uomo passivo, indebolito dal piacere, è l’opposto di un uomo dal carattere forte che sa dire di no al peccato sessuale. “Tutto gira attorno a me” va contro “sesso solo con mia moglie”, un uomo di cuore debole va contro un uomo coraggioso.
Analizziamo i pro e i contro legati all’atto della masturbazione e poi tiriamo le somme:
I contro:
- Nessun tipo di connessione con l’altro
- Solitudine
- Vergogna
- Privazione emotiva e fisica per la moglie
- Aumento della distanza tra Dio e il peccatore
- Favorisce la gratificazione immediata
- L’Io è al centro di tutto
- Violazione del principio del sesso solo all’interno del matrimonio
- Non osservanza dei principi di Dio
- Sottomissione ai desideri della carne
- Carattere debole
- Contraffazione dell’amore
I pro:
- Soddisfazione momentaria degli impulsi sessuali
- Raggiungimento dell’orgasmo su richiesta
- Si può fare tutto da solo
- Non si deve dare piacere alla moglie
- Si può praticare l’autoerotismo ogni volta che si desidera
- Non si perdono i capelli e i denti come Gollum
- Si ha sempre “fame” di sesso
Come possiamo vedere i contro sono maggiori che i pro. Leggendo questo articolo forse ti domanderai: “Ok, non voglio più praticare la masturbazione, come posso smettere? Ho provato tante volte ma i desideri carnali mi hanno sempre sopraffatto”.
- Innanzitutto, ammetti che stai sbagliando con sincerità. Non sarà facile, soprattutto se la masturbazione è un’abitudine radicata. Affrontare la nostra sessualità non significa negare un’evidenza, oppure he siamo falsi cristiani che sbagliamo sempre. Quando siamo assaliti da questi desideri non è sempre facile dire di no.
- Quando l’impulso sessuale colpisce, ricordati che il sesso è la connessione con l’altra persona e che tu sei uno solo spirito con il Signore; Lui abita in te e aspetta che vieni da Lui. Invece di soffermarti sulla masturbazione, accostati con piena fiducia al trono della grazia per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno (Ebrei 4:16). Cerca il Suo volto e fa lottare Lui contro i desideri della tua carne. Bevi costantemente dalla sua acqua viva e immergiti nella Sua presenza.
- I primi mesi sono sempre quelli più duri. In determinati momenti avrai bisogno di aiuto per non cadere. ( Fai parte di un gruppo di sostegno? Hai almeno un amico di fiducia con il quale puoi condividere le tue lotte?) Quando ti senti sopraffatto, telefona subito ad un fratello e chiedigli di pregare con te. Personalmente ho ricevuto numerose telefonate di questo tipo e ti posso assicurare che le tentazioni diminuiscono molto dopo le preghiere fate insieme.
- Sii consapevole delle situazioni o dei fattori della vita quotidiana che si aggiungono alla battaglia, come ad esempio, il troppo stress, un peccato non confessato o una questione irrisolta (forse con il coniuge). Cerca di risolvere più presto possibile questi problemi .
- Se cadi ripetutamente non scoraggiarti, impara dai tuoi errori e vai avanti. Il fallimento è un buon insegnante, impara ad accettare le sconfitte, apporta delle modifiche che ti potranno aiutare e prosegui per la strada della vittoria. Satana, il nostro nemico, ama colpirci con la disperazione e la frustrazione, non cadere nella sua trappola.
- Ricorda che il sesso non è tutto nella vita. Gesù lo è: “Io sono la via, la verità e la vita” (Giovanni 14:6). Non hai bisogno disperato del sesso. L’eiaculazione è solo un piacere momentaneo che ti farà sentire miserabile, vuoto e più solo di prima. Il sesso non è amore, è l’espressione d’amore per il coniuge. Dai al sesso la giusta priorità.
- La forma fisica gioca un ruolo importante nella battaglia contro la masturbazione. Se puoi vai in palestra più volte la settimana e allenati duramente. Personalmente amo allenarmi con i pesi, è un ottimo antistress e mi fa dormire meglio. Se capita che non mi alleno per qualche giorno, mi sento come una bottiglia scossa di coca cola pronta ad esplodere. Mangiare troppi gelati, dolci o altri cibi confezionati sveglierà in te il desiderio del piacere immediato, che cerchi inutilmente di soffocare.
- Il tuo carattere si rafforzerà ogni volta che dici di no alla gratificazione immediata. Sii costante e non mollare mai, con il tempo diventerai il padrone del tuo corpo.
- Ogni matrimonio attraversa dei momenti in cui l’intimità fisica scarseggia. Mia moglie è rimasta incinta 3 volte dal 1999 e dopo il quinto mese di gravidanza non voleva fare sesso. Era scomodo per lei e non si piaceva fisicamente. Ho fatto un pò di conti: aspettando il suo tempo di recupero da tre tagli cesarei ho avuto circa 21 mesi di celibato negli ultimi 5 anni. Avevo a disposizione tre scelte per poter affrontare la mancanza di sesso:
- Masturbarmi. Neanche per sogno!
- Avrei potuto tirare fuori i versetti di 1 Corinzi 7: 5 “non privatevi l’uno dell’altro” e manipolarla attraverso il senso di colpa. Se ancora non avessi avuto quello che desideravo, mi sarei allontanata da lei. Mi sarei fatto vedere infastidito mentre lei mi avrebbe tenuto il broncio per non aver capito la sua situazione. Insomma, avremmo perso entrambi.
- Avrei potuto sacrificarmi per lei:
“Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei.”
Efesini 5:25
Gesù ci invita a morire per le nostre mogli, proprio come Lui morì per noi. Nel matrimonio ci saranno momenti in cui dobbiamo crocifiggere per un pò il nostro diritto al sesso. Proprio come Gesù andava a Gerusalemme determinato a morire sulle croce per noi, così anche noi in certi momenti dobbiamo scegliere di morire per far sì che i nostri coniugi possano vivere.
La morte è dolorosa e mettere sulla croce i nostri desideri non è né facile né piacevole. Dormire accanto all’unica donna dell’universo con la quale potevo fare sesso e astenermi per mesi era una vera lotta.
C’erano momenti in cui mi sono allontanato emotivamente da lei e dovevo ricordarmi che
- il nostro matrimonio non era solo sesso,
- Michelle era la mia migliore amica, e
- stava attraversando un grosso disagio fisico durante la gravidanza.
Le mie debolezze mi tenevano sulle ginocchia a cercare forza dal Signore. Inoltre ho condiviso le mie lotte con i fratelli in fede che mi hanno benedetto pregando per me e mia moglie.
Tutto ha un inizio e una fine e così è finito anche il mio periodo di astinenza dal sesso e sono riuscito a tornare da mia moglie con fiducia, sapendo di non aver messo a rischio il nostro matrimonio. Mi ero liberato dalla pratica della masturbazione che sicuramente mi avrebbe spinto alla tentazione di usare il porno per renderlo più piccante.
Cerca di capirmi, non sto dicendo che una moglie dovrebbe negare il sesso al marito, e neanche dovrebbe passivamente dire “ok” se lo fa. Il matrimonio è un cammino in cui le fiamme del desiderio sessuale devono essere attizzate in un fuoco glorioso, non si devono mai spegnere. Ovviamente ci saranno dei momenti in cui tua moglie attraverserà delle difficoltà emotive, come la perdita di una persona cara, oppure sarà fisicamente indisposta. In questi casi entrambi sarete benedetti se le mostri la tua comprensione e il tuo amore, invece di esigere ciò che ti spetta.
Immagina una chiesa piena di uomini forti che dicono di no alla masturbazione e si tengono lontani dall’egocentrismo. Sono veri guerrieri coraggiosi che non cedono ad una cultura che spinge alla lussuria e che attraverso le loro debolezze permettono alla grazia di Dio di brillare su di loro, per testimoniare agli altri. Sono un vero esempio di forza, di trasparenza e d’integrità per le loro famiglie, amano le loro mogli come Cristo gli ha detto di fare e questo è lo standard a cui dobbiamo aspirare.
Oppure, potreste vagabondare in giro sussurrando: “il mio tesoro… ho bisogno del mio tesoro …”. A te la scelta!
Autore: Mike Genung