Ci sono situazioni in cui l’unico modo per sfuggire alla tentazione è fuggire. La moglie di Potifar tentò sfacciatamente di attirare Giuseppe nel peccato sessuale. Lui non negoziò con lei, né tentò di giocare con il fuoco, dicendo: “Beh… forse… forse ti do solo un bacio”. Non fece alcun tentativo per giocare il ruolo dell’uomo macho, fingendo di essere abbastanza forte, da poter affrontare una donna che lo perseguitava per fare sesso. Non appena la moglie di Potifar lo afferrò, Giuseppe corse via.
Quando arriveranno le tentazioni, non ci daranno il tempo per ragionare. Quando entri in una stanza d’albergo, la prima cosa che noti è una guida di tutti i film da vedere. Ti senti subito investito dalle onde dell’energia sessuale. La battaglia è improvvisa ed al contempo intensa.
Devi fare qualcosa. Non perdere tempo, cercando di capire se sei abbastanza forte da resistere. Fai una passeggiata. Torna alla reception e chiedi di disattivare tutte le pay tv. E se non lo fanno, stacca da solo la presa. Dormi in macchina. Insomma, fai tutto ciò che è necessario per non peccare. Ritardare, o rimandare, significa essere sconfitto.
A prima vista, scappare via può farci fare la figura dei conigli, forse dovremmo essere abbastanza uomini da dire no alla lussuria. Ma dire “no” non è stato sempre è il nostro problema? È il nostro orgoglio che parla veramente. Un uomo saggio conosce le sue debolezze e sceglie di rimanere puro, piuttosto che fare il superbo. Ricordi che Giuseppe lasciò la sua veste nelle mani della moglie di Potifar? Poteva sembrare sciocco agli occhi dell’uomo, mentre correva fuori dalla casa di Potifar in mutande, ma davanti a Dio, Giuseppe fece la cosa giusta.
Quando Davide vide Bathsheba fare il bagno per la prima volta, avrebbe dovuto girarsi immediatamente dall’altra parte e rientrare nel palazzo.
La Bibbia non quantifica quanto tempo Davide indugiò nel guardare Bathsheba, ma suppongo che fu colto alla sprovvista e si soffermò… a guardare a lungo questa scena. Fine dei giochi.
1 Corinzi 6:18 dice che dobbiamo “fuggire la fornicazione”. La lussuria è un potente barile di dinamite, carico di emozioni, con una miccia corta e pronta ad accendersi. È esploso davanti a tanti uomini della Bibbia, inclusi Davide e Sansone, entrambi abili guerrieri.
Giuseppe non era un guerriero come loro. Non uccise migliaia di persone come i due sopra. Non è stato neanche usato da Dio per scrivere i Salmi, come fece con Davide. Ma Giuseppe aveva un carattere fortissimo ed era molto saggio. Sapeva che una volta accesa la miccia, sarebbero passati pochi secondi prima che la bomba potesse esplodere.
Dobbiamo fuggire dalla lussuria perché è troppo pericoloso giocarci insieme. Molti hanno commesso l’errore di pensare di essere abbastanza forti da gestire la sua esplosione ritrovandosi pochi istanti dopo a togliere le schegge dalla loro pelle.
Questo è il motivo per cui dobbiamo essere determinati a rifiutare sempre di scendere a compromessi, giocare, o intrattenersi con la lussuria, in qualsiasi forma essa ci si presenti. L’indifferenza, la doppiezza (il rifiuto di scegliere tra Dio e la lussuria) e l’orgoglio, sono i nostri più acerrimi nemici.
Immagina le conseguenze se Giuseppe fosse caduto nel peccato. La vergogna sarebbe stata così debilitante, che non si sarebbe mai più ripreso. Oppure sarebbe stato giustiziato per adulterio. O avrebbe potuto iniziare a seguire uno stile di vita immorale, che avrebbe distrutto la possibilità di essere usato da Dio.
Invece Giuseppe è stato un vincitore che fu usato potentemente da Dio, per salvare due nazioni.
Il suo esempio è il modello che dobbiamo seguire.
Autore: Mike Genung (tratto dal libro “100 giorni di Cammino verso la grazia”)