Se mi dicono “Natale”, mi vengono subito in mente le candele profumate, le luci scintillanti, feste e bei ricordi legati alla mia famiglia. La storia del Natale mi incoraggia, perché mi fa pensare alla Stella di Betlemme, a Gesù bambino sdraiato sul fieno ed al bestiame che muggisce nella notte.
In questo periodo non penso di certo alla dissolutezza, al peccato e alla bruttezza dei nostri cuori, bisognosi della venuta di Gesù sulla terra. Ma se rifletto sulla Sua nascita – l’odore degli animali della stalla, la mortificazione di non essere stato accolto alla locanda, la mancanza di fasce pulite – mi conforta l’imperfezione dello scenario. La prima esperienza di Gesù in questo mondo è stata la nascita in una stalla disordinata e non pulita. Ha conosciuto lo sporco appena nato. Ma alla fine della Sua vita ha portato tutto lo sporco del mondo sulle Sue spalle, alla croce.
Per quanto lo desideri, il periodo dell’Avvento o del Natale non è mai perfetto, così come le nostre famiglie non sono mai prive di sporcizia. Ma la volontà di Gesù di entrare in questo mondo contaminato, ci fa capire che Egli può penetrare anche nella mia quotidianità fatta di peccato, di vergogna, d’orgoglio e della dipendenza pornografica di mio marito. Gesù non ha paura dello sporco. È l’unico in grado di spazzarlo via. Ed è disposto a farlo.
Sapere di non dover più nascondere il nostro peccato, le dipendenze, i vizi, per “ripulirci” per il Natale è un dolce sollievo, vero? Il Natale non è un periodo per sorvolare sulle imperfezioni, ma per permettere a Cristo di far risplendere la Sua luce su di esse.
Rabbrividiamo al pensiero che i nostri peccati possano venire allo scoperto, ma è solo quando li portiamo alla luce del Signore, che tiriamo un sospiro di sollievo ed abbiamo una nuova speranza. Perché succede questo? Perché quando nascondiamo i nostri misfatti stiamo al buio e ci sentiamo abbattuti. Ma il periodo di Natale è pieno di confortevole luce, ricordandoci di quanto abbiamo bisogno di Gesù.
È veramente difficile passare un “felice” Natale, quando la tua vita è oscurata dalla dipendenza sessuale. Dunque, come trovare la gioia a Natale? Qui sotto ti elenco cinque idee:
1. Non pensare alle aspettative degli altri nei tuoi confronti
Sarò molto sincero con te. Non voglio deludere le persone. Ma la verità è che, quando cerco di essere all’altezza delle aspettative degli altri, trascuro le cose più importanti: il mio rapporto con Dio e la mia famiglia. Non mi viene facile mantenere l’autocontrollo ed essere paziente, quando sono agitato, stanco e sopraffatto.
In questo periodo, concentrati sulle cose più importanti e fai soltanto ciò che senti che Dio ti chiama a compiere. Ricorda che la tensione e le contese all’interno del tuo matrimonio, rubano molte energie. Non preoccuparti se non riesci, o non ti senti all’altezza, nelle normali cose natalizie.
2. Prenditi del tempo per il silenzio e la cura di te stesso
C’è molto rumore durante il periodo natalizio, nonostante il famoso canto “Notte benigna” dica il contrario. Ma questa è la buona notizia: puoi disattivarlo. Puoi spegnere la televisione, la radio ed i podcast. So che la cosa più difficile da calmare è la tua mente, che potrebbe essere piena di paura e rabbia. Ma Gesù promette di incontrarci, indipendentemente dalle emozioni o dai sentimenti che possiamo provare.
Quando invitato, entra con il Suo conforto, prendendosi cura di noi, con tenerezza. Anche da bambino, fece in modo che Maria potesse comprendere bene e ponderare nel suo cuore, tutto ciò che stava accadendo.
3. Cerca il bene
Può sembrare banale, ma la gratitudine è potente. Sapevi che la corteccia prefrontale ventromediale del cervello è attivata dalla gratitudine? È la parte del tuo cervello associata alla socializzazione, al piacere, all’empatia ed ai sentimenti di sollievo.
Il Lerner Center for Public Health Promotion della Syracuse University ha scoperto che: “La gratitudine è collegata ai sistemi del cervello che regolano le emozioni e supportano il sollievo dallo stress, come la frequenza cardiaca, i livelli di eccitazione ed il dolore. Quando attivate, queste aree del cervello possono aumentare le emozioni positive e proteggere dai sentimenti di ansia e stress, portando ad un umore generale più sereno”.
È facile permettere alla tua mente di essere sopraffatta da tutto ciò che non reputi giusto, nel tuo matrimonio e nella tua vita. E trovare il bene non esclude il fatto che le cose siano difficili e non giuste. Ma ti aiuta a trovare gioia nelle difficoltà.
4. Vivi in comunità
Quando proviamo dolore, a volte siamo tentati di pensare che nessuno ci capirà. E così ci isoliamo. Ma è qui che le cose possono diventare pericolose. Non siamo stati progettati per vivere la vita da soli. In Galati 6:2, Paolo scrive: “Portate i pesi gli uni degli altri e in questo modo adempirete la legge di Cristo”.
La dipendenza ci annienterà se proviamo ad affrontarla da soli, con le nostre forze. Dio opera attraverso l’empatia, la compassione e la responsabilità che gli altri possono offrirci.
5. Sperimenta ciò che Dio ha per te in questa stagione
Quando le nostre vite mondane sembrano piene di caos e di dolore, può essere difficile accettare l’idea che Dio desideri questo, per darci la Sua pace. A volte, cado nella menzogna che afferma che la pace sia qualcosa che si guadagna, qualcosa per cui lottare, quando in realtà è semplicemente un dono dello Spirito Santo, insieme a tutti gli altri frutti come l’amore, la gioia, la pazienza, la dolcezza, la bontà, la fedeltà, la gentilezza e l’autocontrollo. Queste cose sono un’effusione naturale di Gesù dentro di noi. Vengono da Lui. Non sono prodotte da noi.
La vita di Maria è stata completamente sconvolta in pochi istanti. Ma Lei afferra immediatamente quella verità che l’angelo pone su di lei, per aiutarla a superare le sue paure iniziali. La traduzione “Della Passione” di Luca 1:30 afferma: “Non cedere alla tua paura, Maria, perché il SIGNORE ha trovato gioia in te e ha scelto di sorprenderti con un dono meraviglioso”. Sapeva che Dio è degno di fiducia ed è fedele, che aveva un buon piano per lei, anche se si trattava di qualcosa di radicalmente diverso, da ciò che lei immaginava.
Sapeva che Dio era più grande delle sue paure e di tutti i suoi “se”. Conoscere Dio è fondamentale per poter riposare nella Sua pace, perché è difficile essere in armonia con qualcuno di cui non ti fidi. È riuscire ad arrivare alla fine di tutti i miei pensieri frenetici e dire: “Non capisco. Non pensavo fosse così. Ma so che hai un piano e sarà buono”.
So che può essere incomprensibile che qualcosa di buono possa provenire dalla situazione in cui ti trovi. Ma essendo dall’altra parte della dipendenza dal porno, nel mio stesso matrimonio, so che c’è. C’è guarigione. C’è crescita. C’è un ripristino dell’intimità.
La mia preghiera per voi, in questo periodo natalizio, è che riposiate sapendo che Dio conosce il disordine e la puzza della vostra vita. Ha mandato Suo Figlio, Gesù, in modo che sapessimo e ricordassimo, che Egli non si sottrae a tutto questo e lo conosce bene. Ma si occupa anche di rendere le cose nuove di zecca. Incluso te.
Autrice: Jen Ferguson