Guida per i genitori
Nel 2019, il secondo termine più ricercato nell’ambito della pornografia è stato “hentai”. Esso è diventato uno dei generi più popolari di pornografia, del quale forse non hai nemmeno sentito parlare.
Che cos’è Hentai?
Il termine ha origine dalla frase giapponese “hentai seiyoku” e significa desiderio sessuale perverso. Il riferimento più vicino per questo genere di pornografia è anime, abbreviazione della parola giapponese anim?shon. Quando tuo figlio guarda hentai, in realtà sta guardando un tipo di cartone animato o fumetto pornografico, che propone personaggi con caratteristiche sessuali sicuramente eccessive per un bambino.
I produttori di hentai o “hentai manga” sfumano intenzionalmente il confine tra adulti e bambini. I personaggi sembrano essere un incrocio tra adulti, adolescenti e fanciulli. La studiosa Gail Dines, afferma che hentai raffigura le donne come delle bambine e i bambini come adulti. Il tema dell’innocenza sessuale è la sua caratteristica ed il principale motivo di attrazione.
I creatori di hentai usano la grafica digitale per sviluppare scene che ritraggono donne e bambini; cartoni animati che vengono regolarmente violentati da mostri, insetti giganti, animali e maschi dalla pelle più scura. Ma possono esserci anche scene che coinvolgono bambini.
Secondo la ricercatrice Estella Lopez, in un videogioco hentai è persino possibile entrare virtualmente in una stanza con delle bambine, con l’obiettivo di molestarle, mentre dormono. In un altro gioco, Lopez spiega che il punto centrale è togliere i vestiti da una ragazza innocente, nell’ordine corretto. Se il giocatore lo fa in modo errato, deve ricominciare da capo. Man mano che gli abiti vengono sfilati, le guance del bambino diventano più rosee, il che significa eccitazione. Altre scene mostrano bambini che si divertono con vari giocattoli sessuali.
Hentai è meno dannoso della normale pornografia?
Sulla scia di #metoo, stiamo lentamente, ma progressivamente, svegliando la sete, nella nostra società, per l’oggettivazione degli altri, per scopi sessuali. Molti sostenitori della pornografia hentai affermano che quella dei cartoni animati è una migliore alternativa alla normale pornografia, perché non sono coinvolti bambini o persone REALI. Ma come tutti sappiamo, normalizzare lo stupro, l’incesto, l’abuso sessuale e la tortura, sono in antitesi con un sano sviluppo dell’etica sessuale dei nostri figli.
La dinamica più inquietante che vedo in gioco in hentai è esattamente il motivo per cui credo risulti così attraente: il tentativo di creare innocenza sexy. Il porno non esiste semplicemente perché le persone trovano eccitanti corpi nudi e animazioni, esso esiste perché fornisce un contesto legale alle persone, per ridurre e degradare la bellezza delle donne e l’innocenza dei bambini. Come cultura abbiamo preteso che donne e bambini fossero intesi come estremamente innocenti e contemporaneamente abbiamo creato un mondo, in cui la loro bellezza potesse essere violentemente oggettivata. La pornografia è l’ufficio marketing per il degrado della bellezza.
Aiuto! Cosa posso fare come genitore?
Come genitori, il privilegio di essere uno dei principali educatori sessuali per i propri figli si può trasformare in un grosso fardello, quando si confronta la propria storia sessuale, con la mancanza di conoscenza riguardo l’argomento pornografia, specie sul tema hentai. Non sappiamo proprio da dove iniziare. Abbiamo bisogno di uno schema che non patologizzi la sessualità umana, ma allo stesso tempo resista alla spinta di normalizzare ogni espressione sessuale, in particolare verso quei generi che promuovono lo stupro, l’incesto e la tortura.
I genitori hanno spesso paura di introdurre troppo presto ai figli tematiche impegnative. Ovviamente lo si fa per una buona ragione: il desiderio di preservare l’innocenza della loro infanzia più a lungo possibile. In realtà l’età media in cui i bambini vengono esposti alla pornografia è tra i sette e i nove anni. L’implicazione è chiara. O inizi ad insegnare ai tuoi figli cos’è il sesso e la pornografia o lo faranno i loro compagni di classe, oppure i produttori di film porno.
Una cosa utile che puoi fare con i tuoi figli è parlare della loro curiosità nei confronti del sesso. Quando una famiglia sceglie il silenzio, invia indirettamente il messaggio che non devono fare domande a riguardo. Invece di aver paura di ciò che possono guardare fuori casa, dobbiamo considerare Internet come un’opportunità per parlare loro in modo coerente e serio. La cultura del porno ci spinge ad affrontare, in modo significativo e chiaro, tematiche come il proprio corpo e lo sfruttamento.
1. Parlare dei corpi…
Devi assolutamente parlare con tuo figlio riguardo gli effetti della pornografia, tenendo conto sempre della sua età. Ad esempio, durante la conversazione, potresti consigliargli cosa fare quando gli capiterà di guardare dei contenuti a luci rosse; questo lo aiuterà ad essere preparato. Spiegagli che è normale essere curiosi, attratti o anche disgustati, da ciò che potrà vedere. Ma prima di tutto anticipagli la realtà della pornografia, nel caso non l’abbia ancora incontrato, altrimenti lo faranno i suoi amici o persino un adulto.
L’istinto naturale è quello di consigliare il proprio figlio di “dire di no” o di “scappare”, nel caso gli venisse proposto di guardare certi filmati. Considera invece le conversazioni sulla pornografia come un’occasione per aiutarlo a sviluppare la sua etica sessuale. Chiedigli ad esempio: “Cosa proveresti se una delle tue foto che ti ritrae nudo finisse su Internet e fosse vista da tutti?”. Potrebbe risponderti “Sarebbe molto imbarazzante” oppure “Non va bene!”. Spiegagli che è normale sentirsi incuriositi, ma insegnagli che bisogna aver rispetto per il corpo di un’altra persona. L’obiettivo non è reprimerlo o metterlo in quarantena, bensì sviluppare l’empatia per i corpi delle persone, che sono abusati a scopo di lucro.
2. Parlare dello sfruttamento…
Come abbiamo detto anche in precedenza, una delle domande che hentai genera è se la pornografia dei cartoni animati sia meno nociva, delle forme normali per adulti. Invece di avvertire i tuoi figli riguardo i contenuti inquietanti di Internet (rafforzando la loro vergogna nel caso li dovessero utilizzare) o semplicemente bloccare il loro accesso al Web la sera, invitali piuttosto a riflettere su quei temi che i cartoni pornografici cercano di raffigurare come una cosa normale.
Uno studente universitario mi ha confessato che il suo coinvolgimento con forme violente di pornografia è iniziato quando frequentava il liceo, cercando su Internet un’immagine del suo personaggio dei fumetti preferito. Le immagini trovate lo hanno introdotto alla pornografia dei cartoni animati, spingendolo rapidamente nel mondo infantile hentai. Dopo il diploma, il ragazzo iniziò a cercare la vera pornografia. Anche se alcuni considerano hentai un’alternativa alla pornografia hard, esso spesso funge come ingresso verso questa “droga”.
La genitorialità è uno degli impegni più significativi della vita. Essere genitore richiede di coinvolgere e raccontare la nostra storia sessuale ai figli. La buona notizia è che il vostro racconto, anche se potete aver preso delle decisioni sbagliate, può diventare un percorso da cui ripartire e proseguire verso la guarigione. Le difficoltà che incontriamo, nel nostro ruolo di genitori, spesso e paradossalmente, sono quelle che ci fanno maturare e crescere di più: sono i crogiuoli che maggiormente ci aiutano a svolgere al meglio questo ruolo.
Autore: Jay Stringer