Un uomo guarda del materiale pornografico. Adocchia le foto di una donna che non conosce, non ama e con la quale probabilmente non vorrebbe avere niente a che fare, se la incontrasse per strada. Si alza e si masturba. Si sente bene per qualche minuto. Successivamente, arriva la vergogna, il senso di colpa e il vuoto che durano ore, persino giorni.
Per far fronte a questa miseria, ripete il ciclo, che lo fa sentire ancora più ignobile, vuoto e amareggiato.
Un uomo brama una donna che vede per strada. Non ha alcun interesse nell’avere una relazione con lei; forse è già sposata. Ora ha alimentato la sua fame di lussuria, che questa donna non può e non vuole soddisfare. Quindi torna a casa e all’improvviso chiede a sua moglie di fare sesso con lui.
Nessuna carezza, o parola d’amore, vuole solo spegnere il fuoco del desiderio sessuale. La moglie fiuta rapidamente che lui pensa solo a sé stesso e rifiuta. Lui tiene il broncio e decide di prendere in mano la situazione. Infelicità assoluta.
La lussuria promette eccitazione, offre dei momenti di piacere… e poi ci lascia cadere in una fossa di catrame e di vergogna. La lussuria dice: “Guarda cosa puoi avere!”. E anche se sappiamo che ci lascerà di nuovo a bocca asciutta, abbocchiamo l’esca per vedere se, magari, questa volta sarà diverso.
La lussuria non soddisfa mai. Fa desiderare a un uomo ciò che non può avere, così lui commetterà un atto peccaminoso che lo renderà infelice, il che lo farà desiderare ancora di più ciò che non avrà mai. È come un criceto disperato, con gli occhi di fuori, che corre follemente su una ruota, cercando di catturare qualcosa che non esiste.
Questo è solo un lato della medaglia.
Dall’altro lato c’è l’immoralità sessuale, che è un peccato mortale davanti al Dio santo, che rende schiavi uomini e donne, esponendoli al rischio di malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze fuori dal matrimonio, spezza matrimoni, famiglie e distrugge vite. Mettere tutto in pericolo per qualche momento di piacere rubato… chi sa se ne vale la pena?
Una volta ho sentito un pastore dire che “il peccato ti rende stupido”. Siccome, purtroppo, ci sono passato, concordo con lui. Probabilmente avevo il cervello di una brioche, mentre “andavo a ruota libera”. Non c’è da stupirsi che la Bibbia afferma che un uomo del genere si “riduce a un pezzo di pane” (Proverbi 6:26).
“Quindi quale beneficio stai ricavando dalle cose di cui ora ti vergogni? Poiché la loro fine è la morte” (Romani 6:21). L’unico “beneficio” del peccato sessuale è quello di distruggere il nostro carattere, il benessere delle nostre mogli, dei nostri figli e della chiesa. Ogni chiesa i cui uomini sono intrappolati nel peccato sessuale è corrotta.
Cadere nel peccato sessuale è come spararsi in un piede. “Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo, ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo” (1 Corinzi 6:18).
La lussuria è il tuo nemico. Trattalo come tale.
Voi che amate il Signore, odiate il male… Salmo 97:10
Autore: Mike Genung (articolo tratto dal libro “100 Giorni di Cammino verso la Grazia“)