A volte, come a Natale ed a Capodanno, mangiamo così tanto che stiamo male… ed in questi casi spesso ci rendiamo conto che quello che vogliamo contrasta con quello che veramente sono i nostri desideri.
Noi desideriamo il cibo buono, vederlo, odorarlo ed assaporare e gustare quelle cose buone, però nello stesso tempo ci teniamo ad essere in forma, con i nostri cuori in salute. Quello che attira il nostro appetito guerreggia contro i nostri desideri, forzandoci a fare scelte fra le nostre voglie ed i nostri principi. Dopo queste mangiate, ci mettiamo a fare ginnastica, prendiamo un nuovo impegno per fare la dieta, e temiamo il giudizio severo della bilancia sui nostri “peccati”.
Ma alcuni peccati sono più difficili da smaltire che altri. Se è vero che non è così facile togliere quello che ho aggiunto alla mia pancia, molto più difficile è rimuovere quello che ho messo nella mia mente. E così si può comprendere meglio la potenza della concupiscenza di cui scrive Pietro nella sua prima epistola nel capitolo 2 e versetto 11, e cioè:
“Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini, ad astenervi dai desideri della carne che guerreggiano contro all’anima.”
Ogni deliberata decisione di concupire produce l’indurimento dei nostri cuori. Perciò il cristiano che concupisce è un uomo in guerra con se stesso. Deliberatamente fa entrare dentro di sé un nemico che smantella “pezzi chiave” di sé stesso; pezzi che per lui hanno valore, ma che nello stesso tempo sacrifica, e poi attraverso pentimento e promesse vorrebbe bonificare. E’ una guerra, e come sempre, la guerra è un inferno.
Però una speranza reale può sorgere dalle macerie. Potremmo permettere che gli extra chili presi dalle nostre abbuffate ci servano da campanello d’allarme, ricordandoci quello che veramente vogliamo e ciò per cui siamo disposti a lottare e fare sacrifici. Nello stesso tempo possiamo permettere che il danno causato dalla concupiscenza ripetitiva risvegli in noi un nuovo modo di vedere le cose: renderci conto che quello a cui teniamo vale più del fastidio che sperimenteremo quando diciamo NO (anche se essa porta molto piacere). Di sicuro Dio non ti amerà meno, se dirai SI al veleno, ma questa tua scelta non potrà fare altro che recarti del male. Oggi hai l’opzione di evitare una guerra con tutto ciò che ne consegue. Tenendo in considerazione le numerose battaglie che la vita stessa ci riserva, non avrebbe più senso spenderre le tue energie e concentrazione su quelle veramente necessarie?
Considera chi sei oggi, ciò a cui tieni di più. Sappi che a volte potrai desiderare fortemente ciò che ti è dannoso, ma nel momento in cui queste voglie matte ti assalgono, hai la possibilità di starne fuori.
Perché tutti e due sappiamo che quando riuscirai ad astenertene, veramente non ti sarai perso niente!
Autore: Mike Genung