Nella terza tentazione di Gesù (Luca 4:9-13), il Tentatore usa la strategia di Gesù contro di lui. Il Diavolo ricorre all’uso delle Scritture, cosa che Gesù ha fatto ogni volta, per rispondere alla tentazione. Il tentatore cita un paio di scritture dei Salmi ma in realtà le usa fuori contesto. Anche se viene presentata come una promessa a Cristo per questo momento specifico, il salmista non intendeva che fosse usata in questo modo. Ma perché lo fa? Perché il Tentatore conosce la verità ed il contesto della verità e spera che Gesù agirà sulla base della sua presentazione distorta della realtà. Alla fine, spera che Gesù auto-giustifichi una condotta empia.
Anche se questo non era così allettante per Gesù, lo è per noi. Quando siamo più deboli, l’auto-giustificazione è il grande richiamo del Tentatore. Abbiamo pensieri che si agitano nella nostra mente e poi cerchiamo prove per giustificare una linea di condotta che avvantaggi noi stessi. Hai mai avuto quei pensieri? Hai mai pensato:
“Lo farò solo questa volta.”
“Solo un po’ non farà male.”
“Non lo farò più.”
“La maggior parte delle persone lo fa comunque.”
“È un mio diritto.”
“Me lo merito.”
“Nessuno lo saprà.“
Se hai mai avuto uno di questi pensieri, allora sai cos’è l’auto-giustificazione. L’abbiamo fatto tutti. Anche io. È allettante perseguire la nostra strada, invece di quella di Dio: questa è una grande prova della nostra fede personale.
Ma notate come risponde Gesù: “È scritto: Non metterai alla prova il Signore, il tuo Dio” (Luca 4:12). Gesù dice quello che vede. Non è solo una prova per lui, ma una prova per Dio. E Gesù colpisce il tentatore con un bel gancio.
Cinque consigli per sconfiggere le tentazioni
1. La tentazione è una cosa comune
Nessuno è esente dalla tentazione. Gesù stesso è stato tentato. Dunque, non essere sorpreso quando la tentazione busserà alla tua porta. Potresti essere tentato proprio oggi.
2. E’ possibile resistere alla tentazione.
Ora conosci Gesù e sai che Egli può tutto. Egli insegna che l’essere umano può resistere alla tentazione. Magari non ci riuscirai sempre, ma lo Spirito Santo e le Sacre Scritture possono aiutarti a resistere, in modo efficace.
3. Essere tentati non è peccato.
Gesù non pecca mai durante la tentazione. E Satana sa benissimo che non può trascinare Gesù nel peccato. È lo stesso anche per te. Egli non può costringerti a peccare ma può condurti al limite; in ogni caso essere tentati non è peccato.
4. La tentazione colpisce quando si è deboli.
Satana tentò Gesù quando era molto debole. E usa la stessa strategia anche con noi. Ci tenta quando ci sentiamo fragili. La tentazione colpirà più forte quando ci sentiremo affamati, arrabbiati, soli e stanchi.
5. La tentazione si combatte con la Sacra Scrittura.
Come avrai già notato, Gesù usa le Scritture quando viene tentato. In realtà, Egli sceglie di rispondere usando una parte piuttosto piccola delle Scritture, che si trova nei capitoli 6-8 del libro di Deuteronomio. Anche noi dobbiamo fare lo stesso. Quando siamo tentati, dobbiamo correre alle Scritture. La Parola di Dio sarà il nostro appoggio. Ci aiuterà, guidandoci nella battaglia contro il peccato.
Autore: Vince Miller